Trump s'insedia, trionfa il kitsch

Il direttore risponde ai lettori

Pier Francesco De Robertis

Pier Francesco De Robertis

Firenze, 21 gennaio 2017 -Caro direttore, Trump ha giurato, e la cerimonia del giuramento è stata proiettata in mondovisione. Mi sono venute in mente analoghe cerimonie in altri paesi, molto diverse. La nostra, per dire. Ma anche quella francese...

Domenico Ciavattone

Caro Ciavattone, ho visto anch’io in tv la cerimonia del giuramento di Trump, e osservandola dal punto di vista estetico non ho potuto non pensare alla famosa frase di Oscar Wilde, secondo cui «gli americani buoni quando muoiono vanno a Parigi, quelli cattivi restano in America». Una cerimonia a metà tra un reality e un ritrovo di vecchi reduci, un trionfo del kitsch, la morte dello stile e delle buone maniere almeno come le conosciamo noi. Gente con cappello da cowboy o da baseball, majorettes, cori della domenica, abiti improbabili anche se firmati da famose maison, il neopresidente che saluta con il pollice alzato oh yes. Che dire? Gli americani sono diversi da noi, e siamo ben contenti così.