Il bullismo si può battere

Il commento

Roma, 9 novembre 2017 - La nuova applicazione “You Pol” presentata e realizzata dalla Polizia per denunciare atti di bullismo è un segnale di forte collaborazione e volontà da parte delle Istituzioni di arginare un fenomeno sempre più diffuso e pericoloso. E’ importante agire tempestivamente su un tema sociale che ha già colpito molti giovani e mirare a specifici interventi volti a tutelare la dignità e l’integrità fisica e psicologica del minore. In particolare la nuova applicazione si rivolge alle vittime di bullismo tradizionale e di cyberbullismo, permettendo ai giovani di non sentirsi soli e di uscire dal circuito della paura e della vergogna e denunciare subito abusi e violenze.

L’app permette alla vittima di inviare immagini, video e segnalazioni direttamente alla sala operativa della questura denunciando avvenimenti di cui si è testimoni o notizie acquisite in maniera indiretta. Un’altra importante funzione è quella della ‘georeferenziazione’ immediata del dispositivo segnalante e del luogo in cui sta avvenendo il fatto, e nei casi più gravi vi è la possibilità di effettuare una chiamata di emergenza.

Ritengo importante sottolineare come questo favorisca da parte dei giovani un uso corretto degli strumenti informatici e della Rete, maturando così un senso di responsabilità e consapevolezza nei confronti del mondo digitale e della realtà circostante.

Soluzioni del genere aumentano inoltre le azioni di carattere preventivo necessarie per affrontare gli abusi della Rete.

* Cosimo Maria Ferri è sottosegretario alla Giustizia