Caro ministro, ti scrivo. La gente aspetta risposte

Il commento

Livorno, 16 settembre 2017 - Caro Ministro Franceschini, le scriviamo per sottoporle una questione che, forse, il suo funzionario di Pisa non le ha fatto presente. Ci sembra incredibile, ma magari è proprio così. Le colpe, per una tragedia come quella che si è abbattuta su Livorno all’alba di domenica scorsa, saranno accertate dall’inchiesta della Procura. Non una, ma probabilmente diverse, saranno le responsabilità e verosimilmente i responsabili. Ma la gente della strada, quella che il nostro giornale sta ascoltando con grande attenzione ormai da una settimana, pretende risposte. Chiare. Nessun temporeggiamento.

Nei giorni scorsi il vescovo di Livorno Simone Giusti ha chiamato in causa la Soprintendenza di Pisa affinché spieghi come mai da due anni giace sulle scrivanie la risposta alla richiesta di Vic in merito ai progetti di messa in sicurezza del versante di Montenero nei pressi del Santuario Mariano. Proprio quello da cui si è riversato verso valle il mare di fango che ha portato morte e devastazione. Il soprintendente di Pisa Andrea Muzzi - che ha competenza nella fattispecie sul territorio labronico - ha avuto anch’egli il suo bel daffare in questo periodo di grave emergenza. Ma né all’appello dei cronisti, né tantomeno alle ben più autorevoli domande di monsignor Giusti proprio dalle nostre colonne, è seguita alcuna risposta o delucidazione in merito. Ci appelliamo dunque a lei, Signor ministro Franceschini, affinché ci aiuti a capire cos’è accaduto.

Ci perdoni, ma non troviamo altri referenti se non Lei in persona. La gente vuole risposte. Che certo non ripagheranno i danni o rimargineranno le ferite, ma serviranno almeno fare un po’ chiarezza. I livornesi la meritano.