Morto nell'auto in fiamme, è suicidio: l'autopsia scaccia le altre ombre

Già l'ispezione esterna non aveva rilevato tracce di colpi o lesioni di alcun tipo: ora le prime valutazioni dell'operato di medicina legale sembrano sgombrare definitivamente l'ipotesi di omicidio.

L'auto andata a fuoco

L'auto andata a fuoco

Arezzo, 18 giugno 2016 - Suicidio. E' questa l'indicazione che filtra dall’autopsia effettuata ieri dall’equipe di medicina legale di Siena guidata dal professor Gabbrielli sul copro dell'uomo trovato carbonizzato a Bibbiena, dentro un'ato in fiamme.

Un responso non ufficiale, di quelli che dovranno essere confermati dalla risposta definitiva, ma che sembra scacciare via buona parte delle ombre che fin dfall'inizio gravavano sulla vicenda, che secondo tanti potevano giustificare l'ipotesi di omicidio.

Determinante sembra essersi rivelata la presenza di fumo nei polmoni, segno che il consulente era vivo nel momento in cui si è sviluppato l’incendio, nel caso da lui stesso appiccato. Incendio che sarebbe partito dai piedi della vittima, circostanza da escludere nel caso in cui sia un altro a innescare la miccia. E’ la conferma della tesi investigativa iniziale, suffragata dalla mancanza assoluta di lesioni sul corpo del casentinese, segno che non c’era stata aggressione da parte di terze persone. 

Già prima dell'autopsia una prima spinta nella stessa direzione era giunta dall’ispezione sul cadavere effettuata da un medico legale, che  non aveva riscontrato tracce di violenza sul corpo del quarantenne procacciatore di affari originario dell’alto Casentino. 

Sulla vicenda hanno lavorato sodo i carabinieri di Bibbiena diretti dal comandante Gabriele Fabian e affiancati dai colleghi del nucleo operativo aretino agli ordini del capitano Matteo Demartis. L'uomo era da poco padre di una bimba di 14 mesi.

All'identificazione della salma i carabinieri sono risaliti attraverso la targa e il telaio dell'auto. A coordinare le indagini il pm Alessandra Falcone

La scoperta era avvenuta nel pomeriggio, intorno alle 14.30, dove i vigili del fuoco hanno spento le fiamme  vicino al Pollino, davanti al depuratore della zona, in località La Nave. Sembrava un intervento di routine, poi la macabra scoperta. Il corpo completamente carbonizzato sul sedile posteriore della Clio blu. Dopo le prime indiscrezioni arriva la conferma che si tratta del corpo di un uomo, sui 45 anni, probabilmente della zona. Intanto era stata subito esclusa l'ipotesi di un incidente stradale.

 

Il luogo dell'incendio