Profughi, Legambiente aderisce alla "Marcia delle donne e degli uomini scalzi"

Arezzo venerdì 11 settembre dalle 18 in Piazza San Jacopo

Un gruppo di profughi

Un gruppo di profughi

Arezzo, 9 settembre 2015 - Profughi, Legambiente aderisce alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi dell’11 settembre.

L'idea è stata lanciata pochi giorni fa da Venezia da un gruppo di artisti, giornalisti ed esponenti delle associazioni e invita tutti a recarsi l’11 settembre agli appuntamenti indetti nelle diverse città d’Italia. Insieme alla Rete per la pace e ad altre associazioni, Legambiente ritiene infatti necessario un rapido cambio di passo in difesa di diritti e libertà e vuole dare il proprio contributo al ‘cammino di civiltà’ promosso e auspicato dai firmatari dell’iniziativa. “È evidente come sui temi della migrazione e dell’accoglienza oggi si combatta una battaglia decisiva per cercare di far cambiare passo alla nostra Europa, sempre più prigioniera di egoismi, populismi e politiche sociali controproducenti - dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza -. Serve su tutto il territorio nazionale una risposta ampia e articolata alla tragedia in corso che ha responsabilità precise”. La Marcia è l’occasione per chiedere con forza i primi cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali necessari: certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature accoglienza degna e rispettosa per tutti chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino ma anche l’avvio di politiche diverse nei confronti dei paesi in conflitto e dove regnano corruzione, violenza e dittature. E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze. "E’ un’iniziativa aperta a chiunque ne condivida il messaggio, rivolgiamo quindi il nostro appello ai cittadini tutti, alle associazioni, organizzazioni ed istituzioni della nostra città, chiedendo di aderire e di venire in piazza numerosi….e scalzi." Per info scrivere a [email protected] oppure visitare l’evento facebook: https://www.facebook.com/events/448644132004332/.