Piano paesaggistico, il Consorzio di Bonifica scende in campo in difesa dei vigneti

Polemica del presidente Tamburini: "Sono una risorsa e limitano il rischio idrogeologico". E Banca Etruria finanzia i viticoltori

VINO

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Arezzo, 17 settembre 2014 - Non si placa la polemica intorno al piano paesaggistico. Da una parte parte il mondo agricolo, dall’altra il piano paesaggistico della Regione. Nel mezzo una polemica lunga settimane. La paura dei viticoltori in particolare riguarda i divieti per i nuovi vigneti, quelli per il florovivaismo, l’ortofrutticoltura, l’agricoltura intensiva in genere. Come se il piano frenasse in modo generalizzato qualsiasi trasformazione del paesaggio agrario. Ma che ripercussioni avrà tutto ciò sulla nostra provincia? “I vigneti della provincia sono una risorsa e non un pericolo per il territorio”. A parlare nell’ambito delle polemiche scatenate dal nuovo piano paesaggistico è il presidente del Consorzio di Bonifica Paolo Tamburini: «Non creano dissesto idrogeologico, i nostri agricoltori lo sanno bene da sempre come si regimano le acque – dice Tamburini - Piuttosto c’è da domandarsi cosa sarebbe la Toscana senza il vino». E qui sta il nocciolo della questione. Da una parte infatti ci sono i viticoltori che difendono con le unghie i propri interessi e dall’altra la Regione Toscana e il suo piano paesaggistico. «I vigneti e gli oliveti non sono un danno per il territorio e non creano problemi ma la Toscana, e in particolare un territorio come quello di nostra competenza, tra Arezzo e Firenze e Siena, senza i suoi vigneti e oliveti cosa sarebbe?» si chiede Paolo Tamburini, presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno prendendo posizione nel dibattito che in questi giorni vede contrapposti Regione Toscana e il suo piano paesaggistico da una parte, e il mondo agricolo dall’altra. I vigneti secondo gli agricoltori svolgerebbero anche un ruolo di tutela idrico.

«Quasi sempre le sistemazioni adottate, i sistemi drenanti realizzati, la manutenzione costante del reticolo idraulico interno od adiacente al vigneto, i sistemi di conduzione e lavorazione, la copertura vegetale, le lavorazioni agronomiche, l’azione meccanica di “trattenimento” svolta dagli apparati radicali, favoriscono l’assorbimento dell’acqua nel terreno – spiega Tamburini - rallentano il deflusso, ne assicurano una regolare regimazione e deflusso in zone collinari spesso molto sensibili sotto il profilo idrogeologico». «Oltre all’aspetto economico del sistema vino, i vigneti rappresentano un elemento importante e fondamentale nell’assetto idrogeologico dei territori. I vigneti caratterizzano i nostri paesaggi, sono una delle più importanti immagini ed elementi qualificanti della Toscana. L’importante per quanto riguarda la regimazione idrica è di interrompere il deflusso per lunghi tratti dell’acqua con scoline che seguano con giuste pendenze le curve di livello. Ma questo i nostri agricoltori lo sanno bene, da sempre». Secondo il Consorzio e gli agricoltori quindi, non si può pensare di congelare la crescita dei vigneti.. Non solo,pensare ad una Toscana senza vigneti non avrebbe senso. «Intere colline e territori che sarebbero automaticamente marginalizzati, abbandonati, coperti di spinaie, rovi, senza alcuna regimazione idrica aumenterebbe in queste zone il rischio idrogeologico con ripercussioni negative dirette e gravi danni a valle – dice il numero uno del Consorzio di Bonifica - il Consorzio 2 Alto Valdarno sta sviluppando rapporti con le aziende agricole e forestali delle diverse zone in cui opera affidando loro, ove possibile, l’esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria, sviluppando utili sinergie con le imprese agricole per migliorare il presidio del territorio e la prontezza degli interventi». E adesso per i viticoltori arrivano anche finanziamenti con tassi promozionali a partire dal 3%. In un’annata particolarmente complessa per la viticoltura, il sostegno alla vendemmi arriva da Banca Etruria.

L’Istituto di Credito arricchisce le offerte dedicate alle aziende agricole del territorio previste per il “Mese del Verde” con una nuova iniziativa. In particolare, verranno erogati finanziamenti a supporto della conduzione dei vigneti - con cambiale agraria della durata necessaria alle esigenze dell’azienda - con tassi promozionali a partire dal 3% a seconda del rating assegnato, per ciascuna delle tappe del processo di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Il nuovo finanziamento previsto riguarda nello specifico la vendemmia, attività in corso in queste settimane. Il finanziamento in oggetto, quindi, cade nel “Mese del Verde” e si prospetta particolarmente vantaggioso proprio in occasione della consegna dell’uva alle cantine, perché non prevede limitazioni e rappresenta una soluzione ideale per tutte le imprese che desiderano godere con largo anticipo dei contributi erogati da enti nazionali ed europei. Inoltre per tutte le nuove aziende agricole clienti, Banca Etruria offre uno sconto del 50% sul canone del conto corrente Verdetruria.