Guerrina, la famiglia scrive al Papa e critica il Vescovo: Padre Graziano chiarisca, altro che mostro creato dai giornali. La replica di Fontana: la nostra vicinanza c'è sempre stata

I Piscaglia: un sacerdote non deve avere paura dei risvolti giudiziari ma della giustizia divina / Il Vescovo: non create mostri su persone solo indagate

Guerrina Piscaglia

Guerrina Piscaglia

Arezzo, 5 febbraio 2015 - La famiglia di Guerrina scrive al Papa e implicitamente critica il Vescovo, che nel suo incontro di ieri con i giornalisti aveva contestato la tendenza della stampa a trasformare Padre Graziano, il principale indagato in un mostro. Invece, dicono i Piscaglia, il sacerdote deve chiarire i punti oscuri, uno nella sua posizione non può avere paura dei risvolti giudiziari ma deve temere la giustizia divina. 

Che i rapporti fra la curia vescovile aretina e la famiglia di Guerrina fossero tesi lo si era capito anche da quanto in Tv aveva detto nelle settimane scorse Francesca Faggiotto, l'avvocato dei Piscaglia, che aveva lanciato più di una frecciata nei confronti del Vescovo Riccardo Fontana. Adesso arriva questa replica all'intervista del prelato che è destinata a far salire i toni e il giallo della donna scomparsa si fa sempre più complesso, ricco di polemiche oltre che di sorprese. Ecco il testo del comunicato inviato dalla famiglia ai giornali.

"La famiglia Piscaglia, appreso quanto detto nella giornata di ieri dall’Arcivescovo Monsignor Fontana in relazione alla scomparsa di Guerrina, rivolge un appello all’alto prelato, chiedendo che, se è vero che la Chiesa ha tutto l’interesse a chiarire quanto accaduto alla donna, spinga Padre Graziano a chiarire i troppi punti oscuri.La famiglia ritiene che un prete debba avere timore della Giustizia Divina, non dei risvolti giudiziari, ed in ragione di questo non tacere le informazioni che potrebbero essere utili per ritrovare una donna che, da oltre nove mesi, sembra scomparsa nel nulla.Nessuno ha voluto creare un mostro, nessuno dei famigliari ha mai lanciato accuse, né commentato le notizie sconcertanti che puntualmente, ogni settimana, giungono loro, con l’unico obiettivo di cercare Guerrina.Ad oggi, alla famiglia, non è arrivato nemmeno un messaggio, una parola di conforto, da parte della Curia.Davanti a questo muro i famigliari di Guerrina Piscaglia hanno, pertanto, deciso di rivolgere il loro appello a Sua Santità Papa Francesco, scrivendo una lettera in cui manifestano i loro sentimenti e raccontano gli episodi appresi, nella certezza che, almeno Lui, mostri un minimo di quella carità Cristiana che sarebbe naturale aspettarsi dalla Chiesa".

In serata, il Vescovo Fontana ha replicato con una dichiarazione a La Nazione in edicola stamani: "La nostra vicinanza alla famiglia c'è sempre stata, sulla stampa e anche in modo diretto. Ma la Chiesa non sbandiera sui giornali le proprie opere di carità. La segreteria di stato in Vaticano è stata tenuta corrente passo a passo di quanto accadeva".