Produzione, aumento nel 2016 sopra l'1%: ma è ripresa a strappi

Il quadro dell'economia conferma il calo annunciato della disoccupazione. I margini di crescita (turismo e on-line) e le criticità

In fabbrica

In fabbrica

Arezzo, 9 giugno 2017 - Un quadro variegato esce dalla Giornata dell’Economia, appuntamento annuale giunto alla quindicesima puntata. In Camera di Commercio il presidente Andrea Sereni e il segretario generale Giuseppe Salvini hanno illustrato i dati relativi al 2016 gettando un occhio alle prospettive a breve e medio termine. Difficile dire dove andiamo a parare, i segnali buoni si alternano alle criticità in una situazione definita «di crescita moderata».

Resta ad esempio positivo, sia pure di poco, il saldo tra le imprese nate e quelle che hanno cessato l’attività, dato da prendere con le molle perché delle nuove aziende ben poche resistono al traguardo dei tre anni. Partendo dalle «liete novelle», assistiamo a una crescita importante delle imprese giovanili under 30, ne sono state create ben 620 nel 2016. Continua inoltre il fenomeno delle aziende in rosa: le donne imprenditrici crescono dal punto di vista della quantità e della qualità, specie nel settore dell’agricoltura e delle piante officinali.

Sale pure il numero delle imprese straniere, con una mutazione rispetto al passato: si affiancano alle etnie tradizionale - romeni e albanesi - anche gli indiani, i pakistani, i cinesi. Ma è fondamentale parlare di prospettive e di opportunità. Le difficoltà dell’economia sono a tutt’oggi in provincia di Arezzo ingigantite dai ritardi culturali. Se in Italia 20 milioni di persone acquistano on line e in Europa lo fa il 60% degli utenti, qui ad Arezzo soltanto il 18% delle imprese è attrezzato per l’e-commerce. Evidenti, quindi, gli spazi che possono aprirsi.

Gli studi mirati all’economia locale dicono anche che grandi opportunità arrivano dall’eccellenza del prodotto, qualità insomma fa rima con fatturato. E con fatturato fa rima anche il turismo che vede in provincia crescere i servizi di ospitalità e ristorazione. Non mancano le criticità. La ripresa, probabile e possibile nel 2017, potrebbe essere influenzata negativamente dal rialzo dei tassi, dalle politiche protezionistiche e dalle solite tensioni geopolitiche che hanno così pesantemente frenato l’oro.

Ma la tendenza che più preoccupa è quella del rallentamento globale delle esportazioni, in buona parte dovuta alle difficoltà dei paesi emergenti. E se l’export scala la marcia, ecco che l’intero sistema aretino rischia di arenarsi. Né si vedono sbocchi particolari nel mercato interno dove i segnali positivi arrivano solo dal settore dei beni durevoli (elettrodomestici e auto in particolare) e dall’immobiliare che qui ha registrato un’impennata di compravendite del 20%.

Aggiunge Giuseppe Salvini: «Migliora l’andamento produttivo del manifatturiero: la variazione è stata stabilmente al di sopra del 1% con una punta del 2% nel primo quarto. Nel comparto cresce l’occupazione ma solo grazie alle forme contrattuali non stabili e alla parzializzazione del lavoro». Chiusura per Andrea Sereni: Come Camera di Commercio in questi anni e soprattutto negli ultimi mesi abbiamo intensificato iniziative ed impegno verso la formazione con interventi a favore dell’alternanza scuola -lavoro, dell’università e del polo universitario».