"Il tir invase la corsia di Zanardi". Esplode la battaglia delle perizie

Così il consulente della Procura di Siena. Per quello della famiglia del corridore fu il motivo della sterzata. Ma la difesa dell’autista: "No, la posizione del camion fu del tutto ininfluente sulla causa dello scontro"

Alex Zanardi sulla sua handbike durante una delle molte gran fondo a cui ha partecipato

Alex Zanardi sulla sua handbike durante una delle molte gran fondo a cui ha partecipato

Siena, 14 ottobre 2020 - Battaglia di perizie. Al centro la dinamica dell’incidente avvenuto il 19 giugno scorso all’ex pilota di Formula 1 e campione paralimpico Alex Zanardi mentre si svolgeva la staffetta benefica di ‘Obiettivo tricolore’, nelle curve che da Pienza portano verso San Quirico d’Orcia. Una braccio di ferro che si gioca su pochi centimetri per stabilire chi, quel 19 giugno, ha sbagliato. Se l’autista del Tir Iveco, Marco Ciacci, 44 anni, di Castelnuovo Berardenga, che è indagato per lesioni gravissime. Oppure il campione con la sua handbike che veniva in direzione opposta e si era scontrato con il mezzo pesante. E che ora sta affrontando un’altra battaglia per la vita. Il tir di Ciacci avrebbe leggermente invaso la corsia opposta, a cavallo della mezzeria, mentre risaliva la Sp146. Questo emergerebbe dalla relazione di oltre 50 pagine che l’ingegner Dario Vangi, consulente del pm Serena Menicucci, ha depositato il 15 settembre. Fondamentali le immagini estratte dal video amatoriale girato da Alessandro Maestrini che seguiva la staffetta. Realizzato anche un elaborato tecnico che ricostruisce la posizione anomala dell’autotreno e l’esatto punto di impatto. Qui la battaglia. Perché l’ingegner Mattia Strangi, consulente della difesa Ciacci e docente di ricostruzione degli incidenti stradali all’Università di Bologna, sostiene che tale posizione "sarebbe fisiologica per quel tipo di mezzo e per quella strada. E non è quella che ha causato l’incidente. La reazione di Zanardi – sostiene – è stata determinata dalla presenza del camion, non dall’infrazione commessa dall’autista". In verità, anche la relazione del consulente del pm lascerebbe intuire che è ragionevolmente convinto che Ciacci non ha colpe. "Dalle immagini – rafforza Strangi – si vede l’autotreno che compie una leggera invasione, ma non è quello a determinare lo stimolo di Zanardi a girare a destra". Di tutt’altro avviso la perizia stilata per conto della famiglia Zanardi dal tecnico padovano Giorgio Cavallin, che opera come consulente per case automobilistiche e team sportivi. Il fatto che il camion si sia spostato nella corsia opposta avrebbe comportato la brusca sterzata di Zanardi che l’ha fatto finire contro il tir. "Nessuna dichiarazione in merito alla nostra perizia e a quella del consulente del pm – dice Cavallin –. Esporremo le valutazioni, insieme all’avvocato Carlo Covi, e allora saranno nitidi gli elementi emersi. Quando avrete modo di vedere il filmato sarà tutto chiaro. Restituisce la situazione di fatto". "Siamo nella delicata fase delle indagini preliminari, preferisco tacere. Attendiamo – commenta l’avvocato dell’indagato, Massimiliano Arcioni – la decisione del pm". Archivierà o chiederà il rinvio a giudizio?