
Sena cambia modulo. E il Real Forte è più incisivo
QUERCETA
Parlare di svolta è assai prematuro, ma la vittoria casalinga contro lo Sporting Club Trestina, la prima in campionato dopo due ko consecutivi, ci restituisce un Real Forte Querceta in veste nuova: più operaio, battagliero e consapevole della stagione che lo attende. Sono state molte le novità viste in campo, a partire dalla disposizione tattica: Nicola Sena ha accantonato temporaneamente l’amato (ma forse troppo ambizioso) 4-3-3 per passare alla difesa a tre, con Podestà e Purro a tutta fascia.
Una mini rivoluzione rispetto alle prime uscite. "Ci sono momenti della stagione in cui bisogna fare di necessità virtù – ha commentato Sena –. Avevamo alcune assenze importanti in mezzo al campo così ho deciso di dare maggiore equilibrio alla squadra". Dopotutto nelle prime due gare (più quella di Coppa Italia) era parso evidente che qualcosa non funzionava come nelle previsioni: reparti troppo scollati tra loro e una fase difensiva troppo fragile, soprattutto sulle corsie laterali. Contro lo Sporting Club Trestina, il Real Forte Querceta ha abbassato di qualche metro il proprio baricentro e ha rafforzato la linea difensiva lanciando Vietina a fianco di Tognarelli e Maccabruni. Ne è venuta fuori una partita non memorabile sul piano del gioco e delle occasioni ma la reazione di carattere e di orgoglio si è vista alla grande.
"È una vittoria importante che ci serve per aumentare la fiducia" ha aggiunto Sena a cui stavolta gli episodi sono girati a favore: se infatti a metà secondo tempo, sul punteggio ancora inchiodato sullo 0-0, Belli del Trestina non avesse colto la traversa a porta vuota, oggi forse racconteremmo un’altra gara. "Il calcio è così. Domenica scorsa con il Cenaia è andato tutto storto e, alla fine, siamo usciti con una sconfitta immeritata. Contro il Trestina siamo stati ripagati". Il gol ‘sporco’ di Pegollo è arrivato quando il Real Forte Querceta ha giocato il tutto per tutto, inserendo Vanni proprio a fianco di Pegollo: una coppia offensiva che ha garantito centimetri, forza fisica ed esperienza nel momento più caldo della sfida.
Michele Nardini