
Bortone viceré d’Europa. E ora sogna le olimpiadi
L’impresa è stata solo sfiorata - per ora -, ma il movimento pugilistico versiliese continua a inanellare trionfi a livello italiano ed europeo. Vincenzo Bortone è fresco vice campione continentale ai recenti campionati Under 22 andati in scena in Montenegro. Centottanta centimetri per 92 chili di pura potenza per questo boxer, viareggino plasmato dalle sapienti mani di coach Massimiliano Ghilarducci, che si definisce “un picchiatore, stile Jo Frazier, che bada più alla sostanza che ai fronzoli”. E di sostanza ne ha fatta Vincenzo per diventare il campioncino di oggi. “Frequento la palestra da quando ho 11 anni - racconta il 21enne - e lì ho trovato il modo di scaricare quella rabbia che tenevo dentro, forse perché ero un tipo semplice ma insicuro. Adesso mi gestisco e non sento nemmeno la fatica”.
Eppure la fatica dovrebbe sentirla, dato che ogni mattina si sveglia alle 5,45 per combinare l’allenamento con il lavoro da muratore. “La boxe - spiega - è uno sport meraviglioso per crescere e diventare uomini, ma ti impegna completamente: solo con il costante e duro lavoro si possono ottenere i risultati”. Nell’ordine sono caduti sotto i suoi pugni, un atleta bielorusso, poi un polacco e infine un ungherese, prima della sconfitta, onorevolissima, contro un formidabile pugile russo. “Nel match decisivo - ammette Vincenzo - la tensione mi ha giocato un brutto scherzo. Comunque non mi abbatto. Il mio sogno? sono le Olimpiadi del 2028 di Los Angeles“.
Sergio Iacopetti
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