Morto per schivare ragazzo in monopattino, la madre rischia denuncia per omicidio stradale

E’ attesa la nomina del medico legale. Col fiato sospeso la madre del 14enne che ha causato l’incidente lo scorso giugno

Ugo Gheri

Ugo Gheri

Marina di Pietrasanta, 30 novembre 2019 - E’ slittata alla prossima settimana l’autopsia sulla salma di Ugo Gheri, il noto imprenditore di Tonfano morto a 79 anni per i postumi dell’incidente avuto lo scorso 26 giugno. Il fatto è che la Procura deve ancora nominare il medico legale incaricato di eseguire l’esame, passaggio che è atteso nei prossimi giorni. Di conseguenza i familiari dell’uomo hanno sospeso la celebrazione dei funerali, inizialmente fissati per ieri pomeriggio alla parrocchia di Sant’Antonio di Tonfano ma ’stoppati’ dall’autorità giudiziaria vista la necessità di eseguire l’autopsia.

Una tragedia di cui anche ieri parlava tutta Tonfano, e non solo. Gheri, titolare del residence “Alma“ in via Fratelli Cairoli, quel giorno cadde dallo scooter all’altezza dell’incrocio tra piazza Nuti e via Toscana, a Tonfano, per evitare un ragazzino che girava a bordo di un monopattino elettrico. Un dettaglio, questo, che a livello giudiziario potrebbe mettere seriamente nei guai la madre, residente in provincia di Firenze, la quale in quel periodo aveva affittato una casa per trascorrere le vacanze nella frazione marinella. La donna, che si trovava in sella alla bici a pochi metri dal punto dell’incidente, rischia in sostanza di essere denunciata per il reato di omicidio stradale. Il figlio, all’epoca dei fatti, non aveva ancora compiuto 14 anni e come detto era a bordo di un monopattino elettrico, che la legge equipara ai ciclomotori. Significa che chi lo conduce deve essere in possesso di patente, assicurazione, casco e quant’altro. Tutti elementi che l’autorità giudiziaria acquisirà dal verbale redatto quel giorno dalla polizia municipale.

Nel frattempo una comunità intera piange la scomparsa di un imprenditore molto amato e rispettato. Dopo aver gestito lo storico “Caffè Margherita“ in piazza XXIV Maggio, Gheri un quarto di secolo fa aveva avviato il residence “Alma“ insieme alla moglie Gina (la coppia non ha figli). Nonostante la speranza di poterlo riabbracciare, l’uomo, grande appassionato di cani, in questi cinque mesi non ha mai ripreso conoscenza ed è deceduto all’ospedale ’Versilia’ per i postumi della grave ferita subita alla testa. «Era un pioniere della Marina – ricorda il presidente dell’associazione albergatori Corrado Lazzotti – oltre che un punto di riferimento per la comunità. Aveva un grande cuore, ci mancherà tanto». La tragedia è finita anche sui social, con molte persone che stanno scrivendo messaggi di cordoglio e sgomento. © RIPRODUZIONE RISERVATA