Mancano le maestre: salta l’orario continuato

I guai della macrostruttura si riverberano sulla scuola materna: trasferite per inidoneità prima del certificato

Scuola materna (foto d'archivio)

Scuola materna (foto d'archivio)

Viareggio, 3 settembre 2015 - La macrostruttura resta la bestia nera del Comune e delle giunte. Soggetta ormai a rivoluzioni annuali, «tocchicciata» perfino dai commissari, avvelenata dagli obblighi di riduzione della pianta organica a causa del dissesto, anche stavolta si rivela una ciambella senza buco (e speriamo che alla lunga non diventi un buco senza ciambella intorno). Già si sentono i primi scricchiolii, e non è zucchero sgranocchiato. Anche a seguito di una recente riunione sindacale con le maestre delle scuole d’infanzia è emerso che a poche giorni dalla ripresa delle lezioni ci sono problemi col personale. In particolare alle materne Del Chiaro e Basalari. Mancano le insegnanti per garantire il tempo pieno, così si prospetta – al momento – un servizio mattutino solo fino alle 14, e poi il ritorno al vecchio doposcuola. Ma le famiglie ancora non lo sanno. E tutto sembra dipendere dal fatto che alcune maestre anziane, che avevano chiesto il trasferimento a ruoli diversi dalla docenza per ragioni di sopraggiunta inidoneità fisica, sono già state trasferite con l’approvazione della nuova macrostruttura, ma prima di avere ottenuto la certificazione medica richiesta dal caso: quindi non ci sono sostituzioni e i ruoli della pianta organica sono ora scoperti.

Poi, dopo tanti proclami per il potenziamento del settore ragioneria in seguito al dissesto, è avvenuta una cosa curiosa: tra un trasferimento e l’altro, alla fine della giostra il settore ha perso due funzionari, specialisti amministrativi, e un esperto amministrativo contabile. Anche perché un funzionario assegnato dalla delibera 39 alla ragioneria, è stato trattenuto dal dirigente Vincenzo Strippoli alla pubblica istruzione. Interpellato su questi movimenti, il segretario generale Luca Lazzarini ha dovuto scrivere che la delibera, pur proposta dalla segreteria generale, non è stata proposta personalmente da lui medesimo.

Inftti la delibera riorganizzativa della macrostruttura è stata proposta dal vicesegretario generale facente funzioni, cioè lo stesso Strippoli, che subito dopo l’approvazione ha scritto a se stesso per bloccare il trasferimento del funzionario della pubblica istruzione inizialmente destinato alla ragioneria. Una curiosità dietro l’altra, peraltro già documentata da atti e lettere in mano ad alcuni sindacalisti e consiglieri dell’opposizione. E così s’arriva invece al «si dice»: è voce vorticosa interna al comune che il dirigente Vincenzo Strippoli, «impallinato» dalla condanna per l’acquisto dei mezzi della polizia municipale ai tempi della giunta Lunardini, sia in procinto di andarsene dal comune con trasferimento ad altro ente locale attraverso lo strumento della mobilità a scambio. Si mormora che lo scambio potrebbe avvenire con Lucca, per favorire l’arrivo di un esperto della gestione del settore sociale. Questa vicenda però è una chiacchiera e non un fatto documentato come le altre vicissitudini della macrostruttura: non resta che attendere per vedere se si realizzerà o no.

Beppe Nelli