Hockey, il Forte dei Marmi ha scritto la storia: vinto lo scudetto più bello. Battuto il Trissino in rimonta

Per i rossoblù è la quinta vittoria in campionato a coronamento di un decennio irripetibile La bella di ieri sera ha rispecchiato la serie finale: veneti in vantaggio, poi la rimonta e il sorpasso

Forte dei Marmi, 8 giugno 2024 - Battendo il Trissino per 4-1 (primo tempo 1-1) nella quinta finale scudetto, il Porsche Centre Forte dei Marmi conquista con pieno merito il quinto tricolore della sua storia succedendo agli sconfitti nell’albo d’oro.

Per Alessandro Bertolucci, dopo due trionfi con la formazione veneta c’è il tris con quella versiiese. Formazioni invariate rispetto a gara quattro. Palaforte esaurito quasi un’ora prima dell’inizio e cornice di pubblico straordinaria anche al punto di vista ‘sonoro’ a cui contribuiscono i circa 100 tifosi ospiti. Iniziano forte i padroni di casa che mettono subito sotto pressione Zampoli sia da fuori che da distanza ravvicinata come al 5’ quando Compagno arriva solo davanti alla porta ma viene fermato.

Il Trissino cresce, anche se il primo tiro insidioso arriva al 9’ con Malagoli a cui Gnata risponde. Sono poi Gil (12’ azione personale) e Cinquini (13’ in area) a impegnare ancora Zampoli. Al 14’ girata di Gioele Piccoli in area parata; stessa situazione, senza esito, con Gavioli al 17’ e poco dopo ospiti in vantaggio grazie a una bella deviazione in area di Mendez su perfetto assist di Garcia. L’immediata replica versiliese è di Torner che prima impegna Zampoli su una punizione dal limite e poi (18’) lo supera con un tiro teso da posizione angolata. Il primo tempo finisce praticamente qui.  

Anche la seconda frazione inizia con il Forte avanti: tre conclusioni rossoblu (due di Torner e una di Galbas) contro una di Cocco, parate. Al 5’ viene espulso Pinto, Zampoli para il tiro diretto di Torner e nulla avviene con l’uomo in più per la squadra di casa che passa comunque in vantaggio al 6’ con Galbas imbeccato da Gil. La rabbiosa reazione dei campioni uscenti mette a tratti in difficoltà la difesa fortemarmina che però regge anche grazie alle parate di Gnata che si supera al 12’ parando un rigore a Giulio Cocco. E’ quasi il passaggio di consegne: il Forte cresce e al 14’ colpisce a traversa con Cinquini. Al 15’ (espulso Mendez) ancora tiro diretto e superiorità non sfruttate dai rossoblu che però sentono l’impresa a portata di stecca. Al 23’ Splendido spunto di Ipinazar in area che insacca il 3-1. Il Palaforte è una bolgia; Souso prova con i cinque uomini di movimento nell’ultimo minuto, ma la difesa del Forte tiene alla grande e Torner va a segnare a porta vuota quando mancano 20» alla sirena finale. La partita finisce qui, il Forte dei Marmi, dopo la coppa Italia, centra anche lo scudetto.

Poi c’è solo spazio per l’incontenbile gioia dei tifosi rossoblu e per l’ovazione che saluta Pedro Gil che chiude la sua carriera con l’ennesimo trofeo che non sarà facile dimenticare neanche per uno abbonato ai successi come lui. Giulio Arnolieri