Giorgio Del Ghingaro: "Con “Casa Viareggio“ noi costruiamo il futuro"

Faccia a faccia con il primo cittadino: "Mentre gli altri si dividono noi andiamo avanti coesi. Questa città non merita di essere trattata come è stato fatto da chi ci ha preceduto".

Scacco matto. Un grande “Re“ preso da una scacchiera svetta sulla scrivania del sindaco Giorgio Del Ghingaro. "Un regalo", racconta lui. O, forse, scaramanzia. Chissà. Sta di fatto che lui è seduto ancora nel suo ufficio in piazza Nieri e Paolini. E rilancia.

Il caso Bari, la vicenda Torino e, poi ancora le lotte fiorentine per il dopo Nardella segnano la fine del campo largo con le scintille tra Pd e Cinque Stelle. Intanto qui nasce “Casa Viareggio“. Che significa?

"Significa che la concretezza di un’Amministrazione sana e attenta, è essenziale per trovare obiettivi comuni. Dietro alle coalizioni ci deve essere una visione, un’idea: nel nostro caso è l’idea di Viareggio fra 10-20 anni che ci unisce. La vogliamo ancora più bella, più felice. Più sostenibile. È per questo che lavoriamo ogni giorno a fila serrate e a testa alta: perché quando ci siamo incontrati, ormai 9 anni fa, la città era distrutta, la comunità sfilacciata. Non possiamo lasciare che accada di nuovo: Viareggio non merita di essere trattata come è stato fatto da chi ci ha preceduto".

Eppure i rumors, fino a pochi giorni, davano la sua giunta al capolinea...

"I rumors sono appunto, solo rumors. La realtà è questa: abbiamo una Giunta unita e una maggioranza solida che lavorano ogni giorno per portare avanti un progetto squisitamente civico che negli anni si è strutturato e vuole continuare a crescere. La realtà è una classe politica matura, che si è formata, ma soprattutto che ha voglia di impegnarsi per la propria città".

Non solo, vi allargate pure. “CivicaMente“, la lista di Troiso che nel 2020 era con il centrodestra, ha firmato il patto di fine mandato pur non entrando in maggioranza...

"Il nostro tratto peculiare è stato da sempre quello di non avere preclusioni ideologiche, ma valori saldi. Nessuno steccato di partito, ma un programma concreto da realizzare".

Lei insiste su concretezza, ma da fuori non sempre appare così?

"Ripeto spesso la parola ‘concretezza’. E lo faccio di proposito e con cognizione di causa, perché la nostra coalizione è qualcosa che si distacca totalmente dall’evanescenza delle formazioni politiche locali. Credo che i partiti in uno stato democratico abbiano un ruolo fondamentale: ma quando si guarda solo al proprio orticello e non al bene collettivo, la politica finisce. Anche se ammantata da stemmi di partito. I cittadini di Viareggio l’hanno capito da tempo e hanno scelto noi due volte, la seconda a maggioranza assoluta. Per le prossime Amministrative “CasaViareggio“ è aperta a valutare ulteriori ingressi, ovviamente civici, e pronti a sottoscrivere il nostro programma".

Quali le priorità nel patto di fine mandato?

"Abbiamo fissato la felicità, intesa come categoria sociologica, l’obiettivo da raggiungere. Impegnativo, senza dubbio. Per riuscirci serve investire sull’innovazione, che da sempre caratterizza la nostra città: basta guardare alla cultura espressa e alle nostre darsene e a quando esce dai cantieri della nautica. Il tutto in una cornice di sostenibilità".

A proposito di nautica. Il presidente Giani ha annunciato l’ennesima proroga del commissario all’Autorità Portuale. La sesta in un anno. Non è che così tiene ferma una città e un settore, quello della nautica, che ha necessità di certezze?

"Con il Presidente Giani abbiamo da tempo raggiunto un’intesa sull’autorità portuale. Non solo, qualche mese fa abbiamo anche predisposto e firmato un protocollo che metteva il porto di Viareggio e tutto quanto vi ruota intorno, al centro di una serie di interventi volti a sviluppare il comparto: un atto importante, nel quale si parla di formazione, investimenti, nuove infrastrutture. È un fatto poi che il comparto nautico viareggino ed il suo indotto, con i numeri che sviluppa, sia importantissimo per l’intera l’economia della Toscana. Evidentemente il termine priorità viene declinato in maniera diversa a Viareggio rispetto a Firenze".