Alex Gibbs saluta il calcio giocato. A 39 anni il bomber scuola Parma, ex Gubbio, grande protagonista negli ultimi anni nei campionati dilettantistici umbri, deve appendere gli scarpini al chiodo per un problema cardiaco. "Da un mese e mezzo già sapevo – racconta l’attaccante ma una piccola parte di sperava in qualcosa di eccezionale, un qualcosa che mi faceva tornare a giocare, e come un bambino ci speravo. Purtroppo ho avuto la conferma che non potrò più tornare a giocare e fare sforzi eccessivi. Ha detta di diversi specialisti che mi hanno visto, da quando ho cominciato a giocare a calcio che avevo 6 anni fino ad un mese e mezzo fa, io non giocavo a calcio ma, per la mia situazione, giocavo ad una sorta di roulette russa ogni volta che scendevo in campo. Inspiegabile ed irreale a livello di scienza come non mi sia successo niente in tutti questi anni. Avrò giocato circa 850 partite, a tutti i livelli. Una bella mazzata ma le persone che stanno davvero male sono altre e io non posso lamentarmi. Non ho realizzato il mio sogno, che era quello di vincere il pallone d’oro, ma sono arrivato a giocare in serie A, a giocare in Europa davanti a 50mila persone. Ho avuto il piacere di indossare la maglia della nazionale italiana, di sentire l’inno. Grazie a mio padre e mia madre che hanno fatto tanti sacrifici per me e mi hanno sempre spronato. E ringrazio mia moglie, perché mi sopporta, e perché per me sarebbe venuta in capo al mondo. Non si è persa una partita. Avrò più tempo per stare con le mie bimbe. É arrivato il momento di dire… ciao calcio".
Nicola Agostini