La Sir Perugia spreca e cade al tie-break. Finale-scudetto da brividi, la serie torna in parità

I Block Devils perdono il primo set a Monza, poi riescono a rimontare ma si arrendono sul più bello. Gara3 giovedì al PalaBarton

La Sir Perugia spreca e cade al tie-break. Finale-scudetto da brividi, la serie torna in parità

La Sir Perugia spreca e cade al tie-break. Finale-scudetto da brividi, la serie torna in parità

MINT VERO VOLLEY

3

SIR SUSA VIM PERUGIA

2

(25-20, 23-25, 20-25, 25-19, 15-11) : Maar 28, Takahashi 14, Loeppky 13, Galassi 7, Di Martino 6, Kreling 1, Gaggini (L1), Szwarc 2, Mujanovic, Visic. N.E. – Comparoni, Beretta, Latella. All. Massimo Eccheli.

PERUGIA: Ben Tara 20, Semeniuk 10, Russo 9, Resende Gualberto 8, Plotnytskyi 4, Giannelli 2, Colaci (L1), Leòn 24, Solé 1, Herrera, Held. N.E. – Candellaro, Ropret, Toscani (L2). All. Lorenzetti

Arbitri: Florian (TO) ed Umberto Zanussi (TV). VERO (b.s. 17, v. 7, muri 9, errori 5). SIR (b.s. 21, v. 4, muri 8, errori 19).

Si può ben dire che la Sir Susa Vim Perugia abbia gettato alle ortiche la seconda sfida della finale scudetto. I block-devils hanno sprecato troppo e non hanno messo pressione agli avversari, servendogli la vittoria su un vassoio d’argento. Un match molto combattuto che ha premiato la Mint Vero Volley Monza, meritevole di non aver mai mollato mentalmente e brava a sfruttare con estremo cinismo i tanti, troppi, errori altrui. Prestazione con qualche sbavatura di troppo per poter fermare i cinici lombardi che tengono vivo il sogno tricolore. Stavolta il risultato negativo è sintomo di un rendimento inconcepibile in ricezione ma è stato l’attacco il grande assente. Il segnale che la serata non era proprio ideale si è avuta già dal primo set con gli ospiti avanti 9-11 che si sono fatti infilare cinque punti consecutivi da un incontenibile Maar (14-11), l’ingresso di Leòn non è riuscito a cambiare l’inerzia di una squadra che ha commesso sin troppi errori (otto), anche su situazioni semplici da gestire. Cambiato il modulo alla ripresa con Plotnytsky al posto di Semeniuk gli ospiti sono riusciti a sfruttare tutte le opportunità salendo sul 14-19. In seguito, sono tornati in difficoltà, specie in ricezione e i due si sono avvicendati, malgrado un capitan Leòn superbo (sette punti e 86%) dopo una lunga rincorsa i brianzoli hanno agganciato (22-22). Allo sprint ci ha pensato Resende Gualberto con un muro a pareggiare i conti. Nel terzo i lombardi hanno mollato gli ormeggi e si sono presi un momento di riposo, Giannelli ha sbloccato con la battuta e Semeniuk è tornato letale a rete (9-14). Con orgoglio e un pizzico di fortuna Loeppky ha trovato i colpi per tornare a far sentire il fiato sul collo (13-15). Tanto è bastatato a suonare la sveglia con Leòn che è salito in cattedra ed ha trascinato sul due a uno. Il quarto set è cominciato male con Takahashi incontenibile (10-5). La rincorsa è stata dura e Lorenzetti ha provato la carta Solé, ma senza avere esito (21-16). La sentenza è stata rimandata. Al tie-break Maar ha portato avanti i suoi (7-4), Perugia ha trovato il guizzo dell’aggancio con l’infinito Leòn (9-9). Nel finale Perugia è uscita di scena pagando clamorosi errori e Monza ha ringraziato. Appuntamento a gara-tre giovedì 25 aprile al palasport di Pian di Massiano, nella strada per il tricolore c’è ancora da soffrire molto.

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