Il Perugia si rifà il look: sotto con il 3-4-1-2 Silvio Baldini ritrova Luperini trequartista

Il nuovo allenatore studia la rosa per la svolta. Tutti i ballottaggi. e le soluzioni a disposizione

Migration

di Francesca Mencacci

Mette da parte la difesa a quattro e rispolvera un progetto che aveva accantonato da un po’. Per accelerare il percorso, Silvio Baldini trova soluzioni partendo dalla difesa a tre, più consona all’organico del Perugia. Si abbandona il 3-5-2 adottato da Fabrizio Castori (che a Terni ha scelto il 3-5-1-1), si passa ad un più spumeggiante e accattivante 3-4-1-2. Nelle sedute di allenamento di questi primi giorni, il nuovo tecnico ha mischiato un po’ le carte, ha inserito nel gruppo anche qualche giovane per ovviare alle assenze degli infortunati, soprattutto in difesa.

I giocatori per interpretare il modulo ci sono, in difesa non resta che attendere il recupero di Angella e Curado, i due centrali che guidano il reparto. Sgarbi e Dell’Orco lavorano per confermare il posto, guadagnato con prestazioni importanti. C’è curiosità nel capire a chi verrà affidato il centrocampo. Sulle fasce, nelle due formazioni scese in campo nella seduta di ieri il tecnico biancorosso ha visto all’opera Casasola e Paz sulla destra, mentre per la corsia mancina spazio e Beghetto e Righetti. In mediana Bartolomei ha interagito insieme a Santoro, mentre Vulic insieme a Iannoni: due coppie ben assortite per guidare la squadra. Sul ruolo alle spalle della punta, Baldini ha ritrovato il giocatore che lo ha interpretato nella passata stagione con il suo Palermo, Gregorio Luperini (anche se i rosanero giocavano con il 4-2-3-1), ma c’è anche l’ipotesi Kouan (schierato dall’allenatore nella stessa posizione), scelto spesso nelle ultime due stagioni prima da Alvini e anche da Castori. In attacco Baldini ha una buona scelta e, in attesa di rivedere Matos (e anche Di Serio assente questa settimana), il tecnico ieri ha scelto Melchiorri e Strizzolo da una parte e Di Carmine e Olivieri dall’altra. Un primo assaggio per farsi un’idea della squadra lo ha avuto. Un conto vedere le partite, un conto toccare con mano la rosa. La sensazione è che sarà un Perugia con idee, con i giocatori che sapranno cosa fare in campo. E per ripartire non è poco.