Verso il rilancio dell’Orto di San Giovenale

Il vicesindaco di Orvieto, Mario Mazzi, presenta un progetto di riqualificazione dell'Orto di San Giovenale, un angolo suggestivo della Rupe. Interventi di consolidamento e riqualificazione permetteranno un accesso più agevole e una gestione più semplice della manutenzione.

ORVIETO Riqualificare uno degli angoli più suggestivi della Rupe di Orvieto, non a caso utilizzato per iniziative di grande richiamo. Si tratta dell’Orto di San Giovenale, il caratteristico angolo verde con una grande grotta che si trova sul crinale della Rupe accanto all’omonima chiesa nel quartiere medievale. Il vicesindaco Mario Mazzi (foto) parla di un progetto di rilancio, rispondendo al consigliere comunale Federico Giovannini il quale aveva chiesto notizie rispeto al fatto che l’area adiacente potrebbe essere trasformata in un parcheggio per le auto. "Già in passato – spiega Mazzi – nel momento in cui sono dovuti fare degli interventi sulla chiesa di Sant’Agostino, l’Agenzia del territorio ci impose di demolire un muro che limitava l’accesso all’area dei giardini perché era impossibile fare manutenzioni e gestire il consolidamento della chiesa proprio a causa dell’accesso limitato. Il motivo per cui non si è mai spinto sulla manutenzione del giardino infatti è perché è difficile accedervi. Va tenuto presente che, a destra della stradina di accesso al giardino, abbiamo una grossa area di proprietà del ristorante che è semi abbandonata proprio perché poco accessibile, abbiamo un campo di calcio di proprietà della chiesa, abbandonato perché poco accessibile, e poi ancora sotto abbiamo un’area di proprietà comunale piuttosto vasta quasi in abbandono. Sulla sinistra abbiamo il giardino sul quale abbiamo presentato il progetto Pnrr e sul quale abbiamo in cantiere interventi di riqualificazione e di consolidamento della grotta. La riqualificazione completa dell’area garantirebbe sia la possibilità al privato di accesso con i veicoli sia la possibilità all’ente di organizzare una gestione della manutenzione non eccessivamente onerosa come è invece oggi".