’Verbanella fu piazza di spaccio come Napoli’

Sentenza dura del tribunale di Perugia nei confronti degli ultimi due nigeriani di una maxi-rete di pusher all’interno del parco

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La Verbanella fu ’piazza di spaccio’ a Perugia, come a Napoli. I giudici del tribunale hanno condannato due nigeriani che facevano parte della rete di spaccio scoperta dalla squadra mobile a sei anni e 8 mesi di reclusione ciascuno, ecludendo il fatto lieve previsto dal V comma come chiestodalle difese.

I due, insieme ad altri spacciatori, vennero arrestati a Perugia nell’estate del 2018 nell’ambito dell’operazione ’undercover’ per stroncare il fiorente mercato della droga in città. In particolare il tribunale ha escluso il fatto di lieve entità. Nella sua requisitoria il pm Gemma Miliani aveva sostenuto che, nonostante le singole cessioni fossero modeste, la Verbanella fu - in quel periodo storico - una vera e propria piazza di spaccio, al pari di realtà difficili come la Napoli di Gomorra, o altre città metropolitane. e ha riconosciuto lo spaccio vero e proprio.

La Mobile documentò centinaia di cessioni anche grazie alle telecamere installate al parco e agli acquisti, con sequestri ritardati degli agenti sotto copertura.

Il parco fu, in particolare utilizzato per i loschi traffici di venticinque spacciatori nigeriani finiti sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori ed arrestati uno ad uno. L’indagine lampo partita nel maggio del 2018 ha permesso di stroncare un traffico di droga, eroina e marijuana in particolare, venduta anche a quattro minorenni.

L’input per dare l’avvio alle indagini partì grazie alle numerose segnalazioni dei cittadini e dei residenti della zona sullo spaccio che imperversava al parco, un’area verde della città diventata infrequentabile per le famiglie e i bambini del quartiere. La Verbanella, per la sua estensione e le numerose vie di fuga in caso di blitz delle forze dell’ordine, rappresentava una piazza privilegiata per chi voleva muoversi nell’ombra e gli agenti, fingendosi acquirenti ed installando le telecamere anche dentro ai lampioni, sono riusciti ad arrestare l’intero gruppo grazie agli elementi probatori raccolti con la documentazione delle singole cessioni. Nel novembre del 2018 sono arrivate le prime condanne, frutto di una richiesta di patteggiamento a due anni per sette nigeriani. Altri hanno scelto la strada del rito abbreviato e gli attuali due imputati il rito ordinario. L’operazione riscosse il plauso delle istituzioni e il parco della Verbanella fu riqualificato.

Eri.P. E Vale.S.