"Umbria penalizzata"

I parlamentari umbri 5Stelle "Ecco i motivi per i quali la nostra regione avrà meno delle altre"

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"Le regioni dell’Italia centrale stanno uscendo fortemente penalizzate dal processo di concreta distribuzione delle risorse del Pnrr tra i vari territori. I dati diffusi dall’Ance relativi al 50% degli investimenti del Pnrr già territorializzati, cioè assegnati a progetti concreti, evidenziano che di 55,7 miliardi il 43% è andato alle regioni del sud Italia, il 42% a quelle del nord e solo il restante 15% alle regioni del centro. Questo è inaccettabile e per questo rinnoviamo al Governo la pressante richiesta di riequilibrare la distribuzione di queste risorse". A sostenerlo sono i parlamentari umbri del M5S Emma Pavanelli, Tiziana Ciprini e Filippo Gallinella. "Alla Toscana – spiegano – sono state finora assegnate il 4% delle risorse; alle Marche il 3%; all’Umbria il 2% e al Lazio il 5%. Una situazione non in linea con le necessità impellenti di queste regioni e con il contesto economico e sociale. A rendere inopportuna e scorretta l’attuale ripartizione, il fatto che l’Unione Europea ha riconosciuto lo stato di grave sofferenza di alcune regioni del centro Italia, a partire dall’Umbria e dalle Marche, tanto da farle rientrare oggi nella categoria delle “regioni in transizione”, cioè quelle che hanno un sotto-sviluppo rispetto alle altre regioni europee più floride, di fatto quindi allo stesso livello socio economico di alcuni regioni del sud che beneficiano però di moltissime agevolazioni".

"A maggior ragione – continuano –, quindi, la ripartizione avvenuta finora è inaccettabile e deve essere rivista in considerazione di dati oggettivi e decisioni non di parte come quelle europee. Attendiamo risposte immediate dal Governo – concludono – circa la trasformazione delle indicazioni del Parlamento in atti reali e concreti".