Tumore cerebrale asportato con un intervento d'eccellenza

E' successo all'ospedale di Terni

Un'operazione chirurgica (foto d'archivio)

Un'operazione chirurgica (foto d'archivio)

Terni, 22 settembre 2018 -  Un delicatissimo intervento di asportazione di un tumore cerebrale in area eloquente o nobile (in cui ogni minima lesione comporterebbe un danno neurologico permanente) mediante monitoraggio corticale intraoperatorio è stato effettuato nei giorni scorsi nell'ospedale di Terni dall'equipe di neurochirurgia guidata da Carlo Conti, in collaborazione con il servizio di neurofisiopatologia diretto da Domenico Frondizi.

E la paziente, una 64enne umbra, è stata dimessa dopo tre giorni dall'intervento senza alcun deficit neurologico e in ottime condizioni generali. Si tratta di una tecnica evoluta garantita solo da pochi centri in Italia, che conferma come il Dipartimento di neuroscienze di Terni sia punto di riferimento nazionale per il trattamento delle patologie oncologiche cerebrali e per la neurochirurgia elettiva.

"I tumori cerebrali, che già di per sé rappresentano una sfida quotidiana, sono ancora più impegnativi - sottolinea il dottor Conti - quando si localizzano nelle vicinanze o in corrispondenza di quelle aree cerebrali cosiddette nobili che controllano, ad esempio, il movimento degli arti o il linguaggio. Un qualsiasi danneggiamento di queste aree, che fino a poco tempo fa era ritenuto inevitabile durante un'asportazione chirurgica, causerebbe un deficit neurologico molto invalidante".

Oggi invece, attraverso il monitoraggio neurofisiologico intraoperatorio, che a Terni è ormai uno standard per l'attività neurochirurgica elettiva, tali strutture nervose 'intoccabili' possono essere localizzate esattamente, così da essere preservate durante l'intervento. "In altre parole - spiega il dottor Frondizi - viene eseguita una mappatura della corteccia cerebrale, motoria e sensitiva, con una tecnica neurofisiologica in grado di guidare in tempo reale l'azione del neurochirurgo. Nel caso specifico è stato effettuato un monitoraggio continuo dell'area che controllava la motilità e la sensibilità della mano, integrando i dati con quelli ottenuti con le immagini della risonanza magnetica funzionale e del neuronavigatore".

Il vero punto di forza nel trattamento di queste gravi patologie è rappresentato dalla collaborazione di tutti gli specialisti in neuro-oncologia, neurochirurghi e neurofisiologi, oncologi, radioterapisti, radiologi e anatomo-patologi, che all'ospedale di Terni si incontrano con cadenza settimanale. Grazie alla collaborazione multidisciplinare e al continuo aggiornamento di strumenti tecnologici innovativi l'attivita' della neurochirurgia diretta dal dottor Conti continua a garantire l'alta complessita' e gli elevati standard qualitativi degli interventi. L'Azienda ospedaliera ternana ha inoltre riavviato una collaborazione con il prof. Carmelo Anile, direttore della struttura di neurotraumatologia e neurochirurgia del Policlinico Gemelli di Roma, per consulenze specifiche su casi di altissima complessità.