Muore a 36 anni, il padre lo trova senza vita sul letto

Panicale, ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile

Nonostante l’intervento dei soccorritori per il giovane non c’è stato nulla da fare

Nonostante l’intervento dei soccorritori per il giovane non c’è stato nulla da fare

Panicale (Perugia), 30 dicembre 2022 - E’ stato il padre a trovarlo, disteso sul letto in camera nella sua casa di Tavernelle a Panicale. L’uomo ha dato subito l’allarme quando ha capito che il figlio non reagiva ai tentativi di svegliarlo e disperato ha chiamato i soccorsi. Ma per quel giovane uomo di 36 anni non c’è stato nulla da fare. Vano l’arrivo dell’ambulanza e purtroppo inutili anche le procedure di rianimazione tentate dai medici del 118.

Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Tavernelle e i colleghi del Nucleo operativo di Città della Pieve che hanno dato il via ad una serie di indagini. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sul corpo che probabilmente verrà svolta nella giornata di domani dal medico legale Laura Panata al Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove è stata trasportata la salma ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Un decesso sul quale adesso saranno le autorità a dover fare chiarezza, una morte sulla quale purtroppo si affaccia il sospetto di un uso di sostanze che potrebbero aver causato l’arresto cardiocircolatorio. Il ragazzo conosciutissimo nel piccolo borgo umbro, appassionato di musica e benvoluto da tutti, pare che da qualche tempo soffrisse di depressione e fosse anche già stato preso in carico presso i servizi sociali anche per un trascorso relativo proprio all’uso di sostanze. Un percorso doloroso nel quale la famiglia gli era sempre rimasta vicina. Famiglia peraltro molto conosciuta nella piccola comunità e alla quale si sono stretti in queste ore tantissimi giovani e non solo, per testimoniare vicinanza e affetto. Stando a quanto si è appreso, malgrado su tutta la vicenda sia mantenuto il più stretto riserbo dagli inquirenti, sono in corso indagini mirate.

I carabinieri avrebbero già repertato e sequestrato del materiale recuperato nella stanza del ragazzo, tra questo materiale potrebbe esserci non solo qualcosa che riconduce all’uso di sostanze ma anche il telefono del ragazzo. Elementi che lasciano ipotizzare che i militari siano sulle tracce degli ultimi contatti del trentaseienne per ricostruire le sue ultime ore di vita, cercando di capire se ha incontrato qualcuno e chi fosse, e forse da lì risalire a chi potrebbe avergli ceduto la sostanza.

Elementi non confermati e ipotesi che dovranno trovare riscontro sia nell’esame autoptico disposto dalla Procura di Perugia con i relativi test tossicologici che nelle analisi che verranno svolte sul materiale rinvenuto nella stanza della vittima. In queste ore intanto si moltiplicano i messaggi di cordoglio e le fotografie postate sui social per ricordare il 36enne a dimostrazione dell’affetto della sua comunità.