Caso Suarez, a Perugia processo per l'esame farsa rinviato al 17 marzo

Sono imputati l'allora rettrice dell'Università per stranieri di Perugia, Giuliana Grego Bolli, il direttore generale dell'ateneo Simone Olivieri, la professoressa Stefania Spina

L’inchiesta partita nel 2021 dall’esame farsa del calciatore uruguaiano Luis Suarez

L’inchiesta partita nel 2021 dall’esame farsa del calciatore uruguaiano Luis Suarez

Perugia, 11 gennaio 2023 - E' iniziato questa mattina a Perugia il processo per il presunto esame di italiano 'farsa' del calciatore uruguaiano Luis Suarez per ottenere la cittandinanza italiana. Per i fatti contestati dalla Procura della Repubblica di Perugia, che ipotizza i reati di falso ideologico, falso materiale e rivelazione di segreto, sono imputati l'allora rettrice dell'Università per stranieri di Perugia, Giuliana Grego Bolli, il direttore generale dell'ateneo Simone Olivieri, la professoressa Stefania Spina che all'epoca dirigeva il Centro di valutazione e certificazione linguistica della Stranieri.

Prosciolta, a conclusione dell'udienza preliminare l'avvocato Maria Turco, uno dei legali della Juventus. Secondo la ricostruzione dell'accusa, i tre imputati avrebbero favorito il superamento dell'esame di italiano di Suarez che provava a ottenere la cittadinanza in tempi record per facilitare, sempre secondo l'accusa, il suo passaggio alla Juventus da calciatore comunitario.

L'esame di è svolto il 17 settembre 2020, quando il calcio mercato era agli sgoccioli. Da qui, per la Procura, la necessità di forzare i tempi, anche istituendo una sessione straordinaria per la prova dell'attaccante. Prova, sempre per l'accusa, condivisa e preparata, con domande e risposte già note al candidato. In fase preliminare aveva patteggiato Lorenzo Rocca, docente che aveva esaminato Suarez.

Al processo aperto questa mattina, rinviato al 17 marzo, sono state ammesse le testimonianze di Luis Suarez e Andrea Agnelli. I giudici del quarto collegio hanno ammesso, tra le altre, la testimonianza del calciatore uruguaiano, che sarà sentito nel corso delle prossime udienze in videoconferenza e del presidente dimissionario della Juventus. L'attaccante, che è stato sentito dai pm perugini nel dicembre del 2020 come persona informata sui fatti, è stato chiamato come teste sia dalla Procura che dalle difese per riferire sul corso di preparazione dell'esame e sul suo svolgimento. Fra i testimoni comparirà anche l'ex ministro Paola De Micheli.

Per quanto riguarda l'accusa di rivelazione di segreto di ufficio in concorso, i magistrati di Perugia accusano i vertici dell'Università per "il file pdf contenente l'intero svolgimento della prova tenutasi poi il 17 settembre 2020" che venne inviato via mail al calciatore cinque giorni prima, il 12 settembre dalla professoressa Stefania Spina. Quest'ultima, insieme con l'ex rettrice Giuliana Grego Bolli, il dg Simone Olivieri e la professoressa Spina, sono accusati infine anche di falso ideologico e materiale, in quanto, si legge, "attestavano falsamente l'effettuazione della procedura di accertamento della conoscenza della lingua italiana al livello B1 in capo a Suarez, requisito necessario per il conseguimento della cittadinanza italiana, mentre la verifica di tale conoscenza era fittizia in quanto il contenuto specifico delle modalità e dei temi della prova di esame era stato predeterminato e reso noto all'esaminando". 

Per i pm, i vertici dell'Università avrebbero agito per procurare all'Ateneo "il profitto derivante sia dal corrispettivo per l'iscrizione all'esame e per il corso on line di preparazione fornito al calciatore Suarez per un importo di 1.748 euro, nonché i vantaggi patrimoniali derivanti dalla prospettata attivazione di un rapporto convenzionale con la Juventus per future stabili collaborazioni nel settore della formazione linguistica di calciatori stranieri, anche del settore giovanile e dalla diffusione a livello internazionale dell'immagine dell'Ateneo, sui principali media nazionali ed esteri".

 Alla prossima udienza, fissata per il 17 marzo, saranno sentiti gli investigatori della Guardia di finanza che hanno condotto le indagini.