Stop al biodigestore, scatta l’emergenza rifiuti

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Emergenza rifiuti a causa del cattivo funzionamento del biodigestore di Nera Montoro: trecento tonnellate di rifiuti da frazione organica dovranno essere smaltite in alcune discariche della regione, in quella di Belladanza di Città di Castello, di Casone a Foligno e di Le Crete ad Orvieto. Lo stabilisce una determinazione urgente dell’Autorita dei rifiuti ed idrico (Auri) che fissa la durata dell’emergenza fino al dieci settembre, ma non è esclusa la possibilità di proroga. Il provvedimento è stato assunto per consentire alla società Green Asm che gestisce il biodigestore di Nera Montoro di effettuare un intervento di manutenzione straordinaria all’impianto, da cui si sono sprigionati cattivi odori segnalati dagli abitanti di quella zona di Narni. La Regione ha inviato alla società un provvedimento di diffida in seguito ad un sopralluogo effettuato dai tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente. Secondo quanto reso noto dal Comune di Narni, la Regione ha prescritto alla società proprietaria del biodigestore di eliminare i problemi evidenziati entro una settimana, salvo assumere ulteriori iniziative nel caso in cui la proprietà non assolva agli adempimenti.

Nell’impianto orvietano di Le Crete, destinato ad accogliere 50 tonnellate dei rifiuti di Narni, il primo conferimento dovrebbe essere effettuato già nella giornata di domani. Nella discarica di Belladanza di Città di Castello, gestita dalla Sogepu, andranno invece tra le 50 e le 60 tonnellate e 100 tonnellate saranno smaltite nell’impianto di trattamento di Casone di Foligno. Altre quantità di frazione organica derivante dalla raccolta differenziata saranno invece dirottate verso i siti toscani di Monterotondo Marittimo (90 tonnellate) in provincia di Grosseto e laziali, Aprila (25 tonnellate). I rifiuti sono quelli prodotti ogni giorno dai 15 comuni della provincia di Terni che non conferiscono a Le Crete, cioé:Acquasparta, Amelia, Avigliano, Attigliano, Giove, Lugnano in , Montecastrilli, Penna in Teverina, San Gemini, Stroncone, Terni, Narni, Arrone, Montefranco e Calvi dell’Umbria. L’avvocato Valeria Passeri, legale di molte associazioni ambientaliste, ha inviato una segnalazione alla Procura regionale della Corte dei conti, chiedendo "di valutare eventuali profili di responsabilità contabile, in merito all’omessa manutenzione del biofiltro nell’impianto GreenaASM di Nera Montoro". Per i Comuni del ternano si prospettano infatti costi maggiori da pagare alla società Rti-Asm-Cns che gestisce la raccolta differenziata e il trasporto dei rifiuti in quella zona.

Cla.Lat.