Stadio, il sindaco va a Roma per il mutuo

Delegazione con due assessori e tre dirigenti per incontrare la Cassa depositi e prestiti su un possibile finanziamento del restyling.

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di Michele Nucci

Il Comune potrebbe decidere di fare di testa propria sul restyling dello stadio lasciando perdere una volta per tutte le vane promesse del presidente del Perugia Calcio, Massimiliano Sanopadre. Tra due giorni infatti c’è un incontro fissato a Roma, nella sede della Cassa depositi e prestiti, a cui Palazzo dei Priori parteciperà con una folta delegazione, segno di quanto sia importante quella riunione.

A confrontarsi con Riccardo Maria Ardizzone (manager della Cdl) sul futuro del "Renato Curi" saranno il sindaco Andrea Romizi, l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia, quello allo Sport Clara Pastorelli e poi il segretario generale del Comune, Francesca Vichi, il dirigente dell’Area servizi finanziari Dante De Paolis e quello che si occupa di impianti sportivi, Fabio Zepparelli.

Secondo quanto emerso fino adesso, non sarà dunque un incontro di stampo "politico", ma soprattutto di carattere tecnico-finanziario, per capire se davvero l’amministrazione comunale possa decidere di accendere un mutuo a proprio carico per finanziare il rifacimento dell’impianto.

Ma perché proprio ora il sindaco e la Giunta hanno deciso di imprimere un’accelerata alla questione? Beh intanto va detto che potrebbero aver definitivamente preso coscienza del fatto che il presidente Santopadre, non abbia alcuna intenzione (e forse a questo punto neanche le risorse finanziarie) per poter sostenere l’investimento. In questi sei anni ha promesso varie volte di volerlo fare, ma la retrocessione in serie C potrebbe aver impresso una svolta in questo senso. E così il sindaco, dopo i tentennamenti e le mancate promesse, potrebbe aver capito che lì’unica strada percorribile è quella di procedere per conto proprio.

Ma con quali soldi? Qui si apre un altro capitolo e non è affatto escluso che il Comune decida di rivedere la convenzione sullo stadio, con la quale vengono versati ogni anno al Perugia 320mila euro (Iva compresa) per la manutenzione. Quelle risorse potrebbero essere investite per la rata del mutuo da accendere con la Cassa depositi e prestiti che, è noto, non finanzia le società private, me gli enti o le aziende pubbliche. Quindi con un prestito di trent’anni la rata potrebbe essere in fondo non così pesante. Certo, è singolare che proprio ora il sindaco decida di accelerare, vista anche la situazione della squadra. Ma il "Curi" non va dimenticato, ha 46 anni, e se non si interviene alla svelta, presto o tardi, potrebbe accusare tutto d’un colpo i segni della vecchiaia...