Social e parrocchiani assolvono don Riccardo

Scatena i commenti l’addio al sacerdozio del parroco che ha rivelato in chiesa di essersi innamorato. C’è anche chi disapprova

Migration

Non più ’don’, non ancora laico. Don Riccardo Ceccobelli, parroco del borgo da sei anni, si è autosospeso dal servizio. Ha deciso di togliersi la tonaca per amore, lui che la tonaca non l’ha mai indossata ("ho quella di un caro amico, che mi è stata donata") ed ha chiesto la dispensa dal celibato sacerdotale e la riduzione allo stato laicale. Un atto di coraggio che gli ha fatto piovere sui social tante attestazioni di stima e affetto, una decisione presa in libertà, dopo averne parlato a lungo con il padre spirituale, i superiori e uno psicologo laico.

L’annuncio alla comunità religiosa di Massa Martana è stato dato nel corso della Messa domenicale, nel giorno in cui cadevano gli 882 anni da quel concilio Laterano II che ha stabilito l’obbligo del celibato: al suo fianco il vescovo Gualtiero Sismondi e il Terzo Ordine Regolare di San Francesco d’Assisi che amministrerà, ’ad tempus’, la parrocchia. Ieri il lungo passaggio delle consegne, con 30 matrimoni da celebrare nei prossimi quattro mesi. Don Riccardo è teso ma dice di essere sereno, di amare e rispettare la Chiesa. "Non posso – ha affermato – non continuare ad essere coerente, trasparente e corretto con essa come finora sono sempre stato. Il mio cuore è innamorato, seppure non abbia mai avuto modo di trasgredire le promesse che ho fatto. Voglio provare a vivere quest’amore senza allontanarlo". Ha ribadito la sua volontà di rimettersi al giudizio della Chiesa - per lui si apre la complessa procedura interna che valuterà il suo operato e rimetterà nelle mani del Pontefice la decisione finale - e ha ringraziato quanti nei sei anni del suo ministero hanno collaborato con lui nelle attività parrocchiali. Il vescovoo Sismondi, da parte sua, ha benedetto la comunità ricorrendo alla formula suggerita dalla liturgia, "il Signore vi conceda di avere un cuore solo e un’anima sola", un monito alla comprensione nell’abbraccio comune della preghiera, ma non tutti i presbiteri condividono questa scelta.

"Si parla di ’eroismo’ – afferma un sacerdote della diocesi – davanti ad un prete che molla tutto perché si è innamorato di una ragazza. Pensavamo che gli eroi fossero quelli che rimangono in trincea anche quando infuria la battaglia, quei mariti e mogli, padri e madri che non mollano nei momenti di difficoltà, perché si sono presi un impegno e l’amore li inchioda". Comprensione arriva dalle parole del sindaco, Francesco Federici: "La comunità di Massa Martana ha profondo rispetto della decisione assunta dal nostro parroco, che non posso che ringraziare per essere stato protagonista assoluto, soprattutto in questo periodo di pandemia, per generosità e disponibilità". "Non ce l’aspettavamo – è infine il commento di Marcello Granocchia, ai vertici dell’Avis comunale, tra quelli che hanno assistituo all’annuncio in chiesa –, ma all’amore non si comanda e don Riccardo ha dimostrato di essere coraggioso e schietto. Sicuramente la sua è stata una scelta molto sofferta"

Susi Felceti