Prosa e danza, il Teatro Secci dà spettacolo

Terni, presentata la nuova stagione organizzata dallo Stabile dell’Umbria e dal Comune. Gli eventi serali anticipati alle 20.45

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Dodici spettacoli di teatro e danza da ottobre a maggio e poi incontri di approfondimento per il pubblico, un progetto speciale di danza per persone con Parkinson. E la novità dell’anticipo degli spettacoli serali, che inizieranno alle 20.45. Ecco i tratti della stagione 2022-2023 del Teatro Secci di Terni, organizzata da Teatro Stabile dell’Umbria e dal Comune. "E’ un evento importante e dal grande valore simbolico che segna la ripartenza dopo la brutta esperienza del covid che ha messo in crisi un intero settore – commenta l’assessore alla cultura Maurizio Cecconelli –. Ora, finalmente, ci auguriamo di tornare a teatro serenamente, con una programmazione di assoluto livello. Questa è anche la stagione che vedrà iniziare i lavori di restauro del Teatro Verdi". Per il direttore dello Stabile umbro Nino Marino "immaginare la stagione teatrale per Terni è sempre stimolante. Una città che amo molto per la sua storia, la sua gente, perché diversa da tutte le altre".

L’inaugurazione, il 18 e 19 ottobre, sarà con Alessandro Bergonzoni, l’equilibrista della parola e artista a tutto tondo con il suo nuovo show, “Trascendi e sali“ e prosegue dal primo al 3 novembre con “Dulan la sposa“, regia di Valerio Binasco, in scena con Mariangela Granelli e Cristina Parku, dal romanzo di Melania Mazzucco. Quindi la danza contemporanea della Compagnia AbbondanzaBertoni con “Idem“, 12 e 13 novembre, e in esclusiva regionale, lo scrittore francese Daniel Pennac con il suo “Dal sogno alla scena“, 22 e 23 novembre. Dal 5 a 7 dicembre ecco “La madre dei mostri“, nuova produzione del Tsu diretta da Lorenzo Collalti, il 2023 si apre con “Nota stonata“ con Giuseppe Pambieri e Carlo Greco diretti da Moni Ovadia (10 e 11 gennaio) seguito, il 17 e 18, da “Shakespearology“ di e con Woody Neri. E ancora, in rapida successione, gli Oblivion (31 gennaio e primo febbraio), “Rimini“ del Gruppo Rmn (21 e 22) mentre a marzo arrivano l’attesa produzione del Tsu, “Il gabbiano“ di Cechov nell’interpretazione di Leonardo Lidi (7-9) e Lodi Guenzi nel monologo autobiografico “Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio“ (21 e 22). Finale di stagione con Alessandro Sciarroni in “Save the last dance for me“ con i danzatori Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini alla riscoperta della Polka Chinata, domenica 28 maggio con due repliche, alle 18 e alle 20. Da ricordare gli incontri di approfondimento alla Biblioteca Comunale e il progetto “Dance Well – Ricerca e movimento per Parkinson“ con un laboratorio a ottobre negli spazi museali del Caos.