Palio dei Terzieri a Trevi. Piano, ennesimo trionfo

I ragazzi guidati da Mauro Proietti e dal priore Edoardo Valentini hanno rispettato il pronostico battendo Castello e Matiggia. Festa sino a tarda notte.

Palio dei Terzieri a Trevi. Piano, ennesimo trionfo

Palio dei Terzieri a Trevi. Piano, ennesimo trionfo

Il Terziere del Piano va sempre... più forte e continua a confezionare successi uno dopo l’altro. Ieri, i popolani del Terziere del Piano, preparati con professionalità da Mauro Proietti, hanno conquistato il Palio dei Terzieri, uno degli eventi clou del ricco cartellone dell’Ottobre Trevano. Terziere plurivittorioso che si è aggiudicato la 41° edizione che gli consente di mettere in bacheca il 22° Palio, dipinto dal pittore di Trevi, Edoardo Battistini.

Il Piano, anche in questa edizione, ha mantenuto fede a quelli che erano i pronostici della vigilia che indicavano superfavoriti i ragazzi del priore del Piano Edoardo Valentini, sempre vincente da quando ricopre la massima carica del Terziere. Il Palio dei Terzieri, è la corsa di un carro agricolo, dal peso di 430 chilogrammi sospinto dai popolani di ogni Terziere lungo un percorso di 800 metri tutti in salita da Porta Nuova a Piazza Mazzini. Qui la Mora (busto ligneo raffigurante una donna guerriero) aspetta il Balio, il popolano al quale è affidato il gesto conclusivo della corsa, strappi dalla mano destra la chiave per aprire la porta della Torre Civica e dare il tocco di campana che segna la fine della corsa.

Vince il Palio il Terziere che impiega il minor tempo senza commettere irregolarità. Come detto a trionfare è stato il Terziere del Piano che ha impiegato 2 minuti 25 secondi e 96 centesimi, tempo minore a quello della passata edizione il cui tempo era stato di 2’ 26’’ e 04 centesimi. Al secondo posto il Terziere del Castello (tempo 2’ 29’’ e 76 centesimi) al terzo il Terziere di Matiggia (tempo 2’ 30’’ 21 centesimi). Ricevuta la consegna dell’ennesimo Palio, i popolani hanno iniziato la lunga festa in piazza Mazzini, festeggiamenti che sono proseguiti fino a tarda notte nella rispettiva taverna. Carlo Luccioni