Un ospedale
Perugia, 8 maggio 2022 - I problemi c’erano tre mesi fa e i problemi restano oggi. Sono ancora una volta gli infermieri di Nursind e Nursing up a denunciarli relativamente a quanto accade all’ospedale di Perugia. "Restano numerosi letti nei corridoi dei reparti delle Unità e Strutture Complesse ospedaliere (in particolare modo quelli delle Medicine) – affermano -, la cronica mancanza di infermieri tale da non poter garantire un giusto rapporto numerico con i pazienti assistiti, l’assoluta assenza di Oss (Operatori socio-sanitari) durante numerose turnazioni (notturne e festive) che oltre a causare un calo della qualità assistenziale costringono il personale infermieristico a svolgere le loro mansioni, e infine l’insufficiente grado di sicurezza e privacy per degenti posizionati nei corridoi".
L’11 febbraio scorso le due sigle sindacali con comunicazione scritta, hanno indetto stato di agitazione del personale infermieristico e del comparto sanità per le "indegne condizioni nelle quali gli operatori dell’Azienda Ospedaliera di Perugia si trovano a svolgere le loro attività professionali/tecniche ed i pazienti ad essere assistiti".
Poi il 23 febbraio , "le nostre organizzazioni sindacali la Direzione ospedaliere di Perugia sono state convocate per tentativo di conciliazione davanti al dirigente prefettizio; tentativo fallito e che ha dato origine alla manifestazione organizzata il 25 febbraio nei pressi dell’edificio che ospita la Direzione Aziendale di Perugia, in piazzale Menghini, alla quale hanno partecipato numerosi lavoratori.
Nonostante ciò e le rassicurazioni manifestate dalla Direzione Aziendale – continuano - nell’incontro con il dirigente prefettizio, nei giorni successivi le gravi criticità denunciate sono paradossalmente aumentate". Per questo martedì Nursind e Nursing Up manifesteranno davanti alla sede del Consiglio regionale (in piazza Italia alle 10) in occasione della riunione dell’Assemblea legislativa. Dunque i problemi restano gli stessi in attesa, tra l’altro, che la Regione in accordo con l’Università, nomini i nuovi direttori generali della Sanità, tra cui anche quello del Santa Maria della Misericordia di Perugia.