Covid Umbria, 17mila reinfettati. E ora c’è la Omicron Xe

Vertice tra il commissario per l’emergenza sanitaria e il direttore di Microbiologia, per avviare il campionamento sulla nuova variante

Covid, tamponi in Umbria

Covid, tamponi in Umbria

Perugia, 6 aprile 2022 - Dall’inizio dell’anno 147mila umbri si sono ammalati di Covid e di questi 17mila si sono reinfettati: il 40% di loro aveva già avuto la Delta e la stessa percentuale anche la Omicron 1. A rendere noti i dati dell’evoluzione del Sars Cov 2 in Umbria è stato ieri Marco Cristofori, del Nucleo epidemiologico regionale insieme al commissario Covid Massimo D’Angelo e all’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto. L’obiettivo è proprio quello di non abbassare la guardia e per questo i vertici della Sanità umbra hanno deciso di fare il punto con i giornalisti e di continuare a rendere noti i numeri del contagio.

Anche perché, come da indicazioni del Ministero della Salute, in Umbria verrà dato subito il via alla raccolta dei campioni per scoprire l’eventuale presenza della variante "Omicron Xe", la terza della famiglia sudafricana che dopo la 1 e 2 adesso potrebbe essere già arrivata in Italia. "Domani mattina (oggi, ndr) – conferma il commissario D’Angelo – mi incontrerò con la professoressa Antonella Mencacci per discutere dell’avvio del monitoraggio per questa variante. Siamo infatti una delle regioni più attente in questo senso - aggiunge – , abbiamo un’elevata sensibilità proprio grazie al lavoro del Nucelo epidemiologico e del laboratorio di Microbiologia dell’ospedale di Perugia. Tutto ciò ci ha consentito di scovare prima degli altri le varianti che si sono via via succedeute, con innegabili vantaggi per il nostro sistema sanitario".

Cristofori ha poi spiegato che la curva epidemica del Covid in Umbria conferma comunque la sua fase "in discesa" seppure "abbastanza lenta" ma in misura maggiore del dato nazionale. Con un indice Rt che si attesta a 0,82, al 5 aprile, contro quello italiano che è a 0,97, calcolato il giorno precedente. Dopo una impennata della curva epidemica segnata appunto dalla Omicron 2, ha spiegato ancora Cristofori, ora si assiste ad una discesa "anche se lenta" anche per l’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti che è pari a 1.134 (al 29 marzo era 1.347). Ieri i nuovi positivi sono stati 1.745, con 11.389 tamponi (15,3%) e gli attuali positivi scesi a 16.607, con altri 4 decessi.

"Nei vari distretti sanitari l’incidenza è sopra mille, l’unico sotto è quello di Terni. Quanto alle classi di età tutte le fasce sono in discesa, a parte una risalita per quella 0-2. Tra 11 e 13 e 6-10 anni quelle con l’incidenza più alta. Infine, dai dati emerge che il numero dei tamponi fatti sta diminuendo. "Su quattro persone che si sottopongono al tampone almeno una è positiva, un rapporto ancora elevato" ha concluso Cristofori.