Nascono i piccoli cigni: meraviglia nello stagno

Città di Castello, accade sull'isolotto centrale dello specchio d'acqua di Rinaldello

I piccoli cigni di Città di Castello con la mamma

I piccoli cigni di Città di Castello con la mamma

Città di Castello (Perugia), 24 maggio 2019 - Nuovi arrivi al parco dei cigni di Città di Castello: ieri mattina si sono dischiuse tre delle cinque uova deposte dalla mamma cigno (Gisella) nell’isolotto centrale dello stagno di Rignaldello. A fare la scoperta è stato Alberto Alunni, membro del direttivo di Arcicaccia, che gestisce la struttura, e che si è complimentato per primo con Checco, il cigno maschio, storico e simbolico inquilino del lago.

La nascita, perché spettacolare e rara per un parco pubblico, si candida a diventare l’evento dell’estate e già in molti da ieri sono andati al parco a vedere i pulcini. «I cigni sono animali selvatici, come tali li trattiamo, anche se Checco, è a suo modo, molto affettuoso e spesso si comporta più come un cane che come un cigno», dice Alunni. Nell’occasione ricorda anche il giorno in cui i cigni si insediarono al parco di Rignaldello (tra l’altro conosciuto proprio come parco dei cigni nell’immaginario tifernate).

«Trent’anni fa un cigno fu coinvolto in un incidente stradale nella zona di Lerchi e venne raccolto in condizioni disperate, curato e quindi portato in convalescenza in un laghetto alla periferia di Città di Castello», racconta ancora Alunni. Di quel cigno capostipite, Checco è il figlio e in pochi decenni, il parco di Rignaldello è divenuto ‘la casa’ di questa specie, attrazione dell’area verde cara soprattutto ai bambini della città.