Una soluzione per il lago Trasimeno. Anzi, due: una per l’emergenza contingente; un’altra programmatica, a lungo termine. Per fare in modo che la salute del Trasimeno si mantenga negli anni. “Il Lago al Centro“ è un Comitato di residenti e operatori che si batte perché si intervenga di fronte a un’emergenza che assomiglia a un declino inesorabile. Ieri, in molti, hanno atteso nella Sala dei Notari il ministro della Protezione civile e della Politiche del mare, Nello Musumeci, che partecipando a L’isola del Libro presentava due suoi libri, “Gli italiani e i rischi naturali - Perché la prevenzione ci può salvare“ e “La Sicilia bombardata“. Il ministro ha incontrato una delegazione del Comitato, come poco prima aveva incontrato la presidente della Regione, Donatella Tesei, che, nei giorni scorsi, aveva avanzato la proposta-richiesta di nominare un commissario per fronteggiare la situazione. Il ministro ha ricevuto delle foto, il prima e il dopo, e una serie di istanze. Perché il problema del Trasimeno e del suo livello tra i più bassi degli ultimi anni, dicono dal Comitato, è sì di acqua, ma anche di fondali che sono saliti nel tempo, con il deposito continuo di detriti e con manutenzione e dragaggi che servirebbero come ossigeno. "Quali dovranno essere le soluzioni lo decideremo nel vertice che ho convocato il 19 settembre a Roma al Ministero della Protezione civile, anche se obiettivamente il tema non riguarda, in maniera specifica, la protezione civile, ma un po’ il settore idrico un po’ l’ambiente e il territorio" ha spiegato Musumeci che si è fatto carico della situazione in attesa che il ministro all’Ambiente e il commissario alla crisi idrica possano affrontare il dossier.
"Ci troviamo di fronte a due decisioni da prendere – ha spiegato – . Da una parte come ricomporre la quantità d’acqua che non garantisce più le attività nel lago, anche se non è la prima volta che si determina un calo così significativo. Dall’altra parte la gestione delle attività connesse al lago, c’è troppa burocrazia, forse troppi enti si occupano della materia e si finisce col non riuscire a lavorare bene. Vedremo quale sarà la migliore soluzione, forse servirà una apposita norma di legge. Valuteremo coi rappresentanti degli operatori che lavorano sul lago e i rappresentanti istituzionali, la presidente Tesei, il sottosegretario Prisco e gli altri gli amministratori comunali". Il ministro ha incontrato anche una delegazione del Comitato dei terremotati di Perugia e Umbertide.