A tranquillizzare la donna tenendola al telefono fino all’arrivo dei colleghi
Perugia, 25 agosto 2021 - La richiesta di aiuto al 113 è arrivata con la voce terrorizzata e disperata di una donna, costretta a chiamare la Polizia per segnalare l’ennesimo, triste episodio di maltrattamenti in famiglia messo in atto dal figlio trentanovenne. "Mi sono barricata in casa, venite, presto. E’ una furia...", avrebbe detto la poveretta. Immediato l’intervento degli agenti di Polizia che sono riusciti a rintracciare e bloccare l’uomo.
Il 39enne perugino è finito così in carcere con l’accusa di avere minacciato la madre, in un caso con una mannaia e in un altro dicendo che le avrebbe incendiato casa se non avesse avuto da lei i soldi che lui voleva. Personale dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico è intervenuto dopo la "disperata" richiesta di aiuto della donna.
Dall’altro capo un operatore del 113 che ha tenuto la poveretta in linea per tutto il tempo necessario all’arrivo delle Volanti, mentre la donna raccontava al poliziotto di trovarsi barricata nella propria abitazione. Luogo dal quale sentiva il figlio dare in escandenscenze. L’uomo infatti colpiva – riferisce la Questura – incessantemente con pugni e calci il portone di ingresso dell’abitazione dei genitori per poter entrare in casa e avere dei soldi. Quando però ha capito che la madre stava parlando al telefono con gli agenti, si è allontanato. Una pattuglia ha quindi raggiunto la donna calmandola e rassicurandola, mentre le altre due auto si mettevano alla ricerca del soggetto.
Dagli accertamenti è poi emerso che talvolta la donna, per la paura anche per l’incolumità del marito disabile, era stata costretta a cedere alle richieste e passare i soldi al figlio. Quest’ultimo, risultato già inquisito in passato, è stato poi rintracciato dagli agenti non molto lontano dall’abitazione della mamma.
I poliziotti lo hanno trovato all’interno dell’auto con la quale si era allontanato. È stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. Per la madre, la fine di un incubo che spera di non dover più rivivere.