Infermiera aggredita, mobilitazione. Sindacato e politica alzano la voce

La Lega annuncia un’interrogazione in Regione. L’ospedale si rivolge all’assessore regionale Luca Coletto

Sindacato e politica intervengono sul grave episodio avvenuto martedì nella sala di attesa del pronto soccorso dell’ospedale, dove un’infermiera in servizio nelle ambulanze è stata aggredita nel corso di una lite con i familiari di un paziente, che protestavano per l’attesa del mezzo di soccorso nella propria casa, tanto da aver deciso di trasportare loro stessi il parente in nosocomio. Al riento in sede dell’ambulanza, l’aggressione. L’infermiera avrebbe ricevuto un colpo al volto. L’episodio era già stato definito "inaccettabile" direttore del pronto soccorso Giuseppe Calabrò e dai vertici della struttura sanitaria che, ieri, avrebbero interpellato l’assessore regionale Luca Coletto, per individuare le misure di contrasto a tali episodi, che alimentano il clima di paura tra gli operatori sanitari, troppo spesso presi di mira e minacciati. Cristina Cenci, in rappresentanza del sindacato dei medici Cimo Fesmed, così si è espressa a Umbria Tv: "Sulla gravità dell’accaduto c’e poco da aggiungere. Pensavamo che episodi di questa portata avessero interessato realtà ospedaliere di grandi città. Purtroppo, invece, accade anche nelle nostre zone. Un episodio che non trova la pur minima giustificazione e che conferma che la struttura sanitaria è sempre più vicina al collasso giornaliero. Perché a fronte dell’aumento continuo delle presenze, l’ospedale lamenta una carenza sempre maggiore di personale medico e di operatori e operatrici sanitarie. Problema riconosciuto dal ministero della Sanità, ma che resta tale". Intanto il capogruppo della Lega in Regione, Stefano Pastorelli, e il consigliere regionale Paola Fioroni, annunciano un’interrogazione per "fare chiarezza sull’aggressione avvenuta all’ospedale di Foligno ai danni di un’infermiera".

"Condanniamo fermamente - affermano Pastorelli e Fioroni - tutte le aggressioni e gli atti violenti nelle corsie degli ospedali. Medici, infermieri e operatori sanitari che durante la pandemia hanno combattuto in prima linea e che ogni giorno lavorano con dedizione e spirito di sacrificio per curare i pazienti, devono essere messi in condizioni tali da poter agire in sicurezza e con serenità". "Chiederemo alla Giunta – proseguono i leghisti - di agire nel più breve tempo possibile attivando nuovi strumenti allo scopo di salvaguardare il benessere fisico e psicologico di quanti lavorano in corsia. E’ indispensabile monitorare e scongiurare il fenomeno delle aggressioni. Ci auguriamo che venga fatta luce al più presto su quanto accaduto a Foligno ai danni dell’infermiera, a cui va tutta la nostra solidarietà".