I medici dell’urgenza: "Il lavoro più bello"

Giornata dell’emergenza: il Santa Maria realizza un video. Ma la Simeu avverte: "I Pronto soccorso trasformati in reparti di geriatria"

"Il nostro è un lavoro, il lavoro più bello del mondo. Continuiamo a sceglierlo ogni giorno. Il nostro lavoro richiede più sforzo, battaglie da combattere ci saranno tutti i giorni. Noi ci siamo sempre stati e sempre ci saremo". Giovedì si celebrerà in tutto il mondo la giornata internazionale della Medicina di emergenza-urgenza, per il suo quarto anno consecutivo. E l’Azienda Ospedaliera di Perugia per l’occasione ha prodotto un video che documenta il lavoro dell’area emergenza svolto dai professionisti sanitari del 118 e del Pronto Soccorso diretto dal dottor Paolo Groff. "Lo scopo di questa giornata, promossa dalla Società Europea di medicina d’Emergenza-Urgenza (Eusem) è quello di portare all’attenzione del vasto pubblico l’importanza che questa disciplina riveste all’interno dei Sistemi Sanitari pubblici in tutti i Paesi quale garanzia di professionalità e qualità delle cure". "Il periodo che abbiamo attraversato ci ha messo di fronte a numerose sfide, - dice il dottor Groff - costringendoci ad una flessibilità organizzativa mai provata in precedenza". E proprio in una recente audizione in Regione si era parlato dei problemi delle strutture di emergenza umbra. "Il Pronto soccorso non può continuare ad essere l’unico accesso alle cure dei cittadini, ma deve essere il luogo per pazienti con situazioni acute e potenzialmente gravi, non può sostituire la medicina del territorio e continuare a essere sovraffollato. Va potenziata la territorialità e la rete degli ospedali va organizzata in modo tale che ciascun ospedale abbia un suo ruolo a seconda di quello che può dare all’interno di un progetto preciso, serve una sorta di ‘Piano Marshall’ per l’intero sistema sanitario regionale" avevano detto i medici del Simeu (Società Italiana di Medicina d’emergenza-urgenza) in Terza commissione. "E’ urgente una programmazione che tenga conto di tutte le criticità riguardanti l’Emergenza-urgenza che, con la pandemia, sono apparse ancora più evidenti - hanno aggiunto i medici, tra cui lo stesso Groff -: bisogna fare rete come siamo stati obbligati a fare a causa del covid per trovare i posti letto; evitare un sovraffollamento indotto dall’assenza di altre strutture sul territorio che porta i nostri ospedali ad essere delle geriatrie, oltre che strutture di eccellenza, perché gli anziani non hanno altro luogo che il pronto soccorso a cui rivolgersi, spesso per patologie croniche che possono avere risposte alternative; è necessario consentire agli ospedali - hanno continuato i rappresentanti del Simeu - di poter fare dimissioni dal reparto, oggi difficile perché non c’è una rete territoriale adeguata che li prenda in carico; necessario è anche l’incremento del personale e una riflessione sulla salute e la soddisfazione di chi opera nell’emergenza, con numeri che non consentono di andare in ferie".