Furti nelle auto, preso il ladro seriale

Il quarantenne agiva nella provincia di Perugia fino ad Arezzo

Carabinieri

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Gubbio, 24 maggio 2019 - Rubava nelle auto in tutta l’Umbria, con qualche “trasferta” ad Arezzo: portava via borse, cellulari, computer e tutto quello che poteva avere un valore. Al termine di un’operazione lunga e complessa, i carabinieri del Comando compagnia di Gubbio lo hanno arrestato. L’uomo, R.L. 40 anni italiano e residente a Perugia, è finito ai domiciliari. Suo figlio, vent’anni D.L., complice in uno dei “colpi” è stato denunciato. L’indagine, coordinata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, trae origine dall’individuazione del quarantenne, con precedenti per reati contro il patrimonio, quale autore del furto di una borsa (al cui interno, oltre agli effetti personali, era custodito denaro contante) rubata da un’autovettura lasciata in sosta lungo una via del centro di Gubbio.

Il furto era stato denunciato e i carabinieri avevano avviato le indagini. Visionando i filmati del sistema di videosorveglianza di un esercizio commerciale poco distante, gli investigatori erano riusciti ad acquisire elementi utili per identificare il ladro. Dopo questo episodio, R.L. è stato pedinato per giorni dai carabinieri che hanno potuto constatare come il quarantenne agisse seguendo un consolidato modus operandi. A bordo della propria auto, il quarantenne raggiungeva i parcheggi di locali pubblici, palazzetti sportivi, cimiteri: “lavorava” nella provincia di Perugia, con “incursioni” anche in quella di Arezzo, alla costante ricerca di veicoli da colpire e di oggetti da rubare.

Grazie all’attività di indagine, i carabinieri hanno potuto contestare all’uomo altri due furti in auto, uno in località Agello di Magione e l’altro nella frazione di Bastardo di Giiano dell’Umbria. E in quest’ultimo caso, il “ladro seriale” si era avvalso della complicità del figlio ventenne. Funzionava così: individuato l’obiettivo, ovvero auto appena parcheggiate con borse all’interno, l’uomo si accertava di non essere visto e, con una sequenza“rapida ed efficace”, dava un colpo al finistrino del passeggero con un corpo contundente, afferrava quello che aveva deciso di rubare, risaliva nella sua macchina e fuggiva. Raccolti tutti gli elementi di prova, il giudice per le indagini preliminari ha emesso l’ordinanza di applicazione della misura cautelare, eseguita dai carabinieri di Gubbio. L’uomo è finito ai domiciliari e il figlio è stato denunciato.