E’ polemica sul bando per erogare fondi alle famiglie a sostegno dell’attività sportiva dei proprio figli.
"Sembra fatto apposta per disincentivarne l’utilizzo – afferma la deputata umbra Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi Sinistra –. Le famiglie a basso reddito devono prima pagare, poi forse potranno recuperare i fondi con una procedura così complicata che non è possibile ripercorrerla in poche righe.
Sarebbe bastato erogare un voucher come accade in tante altre regioni, ma forse all’assessore Agabiti la burocrazia non dispiace, soprattutto quando a dover affrontare l’ostacolo sono i meno abbienti".
Immediata la replica della Regione: "E’ bene ricordare – spiega in una nota Palazzo Donini - che la procedura digitale per la presentazione delle domande è ben conosciuta ed utilizzata da migliaia di famiglie umbre che negli ultimi anni hanno potuto contare su sostegni significativi per quanto riguarda le rette scolastiche, la frequenza a centri estivi, il sostegno per l’accesso ai servizi per la prima infanzia.
Si tratta di un supporto importante per le famiglie residenti in Umbria – conclude la nota esplicativa dellaRegione – in difficoltà data la nota congiuntura economica e che in questo senso è finalizzato esclusivamente a favore di quelle che presentano un ISEE inferiore ai trentamila euro".