Ecco le “Visioni fantasmatiche“ di De Gregorio

A San Gemini si apre la grande mostra antologica dedicata al celebre artista spoletino dell’Informale

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Una grande mostra per rilanciare e mantenere viva la presenza di San Gemini nel panorama turistico-culturale regionale. E’ con questo spirito che si inaugura “Giuseppe De Gregorio - Visioni fantasmatiche dei muri scrostati, della terra, del mare e della storia nel centenario“, evento espositivo che l’Ente Giostra dell’Arme di San Gemini ha voluto confermare in quest’anno così difficile, che ha imposto la cancellazione dell’annuale edizione della Giostra per non creare situazioni di rischio e assembramenti.

Negli ultimi 18 anni la manifestazione è stata infatti caratterizzata anche da mostre d’arte moderna di qualità e dopo Dorazio, Matta, Turcato, Burri, Dottori, Greco, Valentini la scelta è caduta, proprio nell’anno del centenario della nascita, su Giuseppe De Gregorio: artista spoletino dell’Informale, figura centrale del Gruppo di Spoleto degli anni Cinquanta del Novecento, che nel 2003 tenne l’ultima mostra in vita proprio a San Gemini. La mostra è curata da Massimo Duranti e da Andrea Baffoni, con il coordinamento di Piero Zannori e la determinante collaborazione di Daniela De Gregorio, la scrittrice-filosofa, figlia dell’artista. Si articola in due città, a San Gemini (a Palazzo Vecchio, nella sala culturale della Stazione di posta e nell’ex chiesa di Santa Maria Maddalena) e a Terni, nella biblioteca del Circolo Lavoratori Terni. Aperta fino al 18 ottobre, si inaugura domani alle 18.20 a San Gemini in piazza Palazzo Vecchio (con ingressi contingentati) e domenica alle 17.30 a Terni.

L’ideale viaggio si apre nell’ex Chiesa di Santa Maria Maddalena dove verrà presentata “Sei dei Sei Il gruppo di Spoleto“, una simbolica esposizione di sei opere di Giuseppe De Gregorio, Filippo Marignoli, Giannetto Orsini, Ugo Rambaldi, Piero Raspi e Bruno Toscano, in ricordo dello slancio innovativo dell’“informale spoletino” la cui attività ebbe risonanza nazionale. Nelle altre sedi l’attenzione sarà tutta per De Gregorio con circa sessantacinque esposte, alcune inedite, che esplorano tutto l’arco espressivo dell’artista. In particolare, i curatori hanno voluto approfondire il mistero e la magia nella produzione di De Gregorio. Correda la mostra un ampio catalogo.

Sofia Coletti