È Natale, acceso l’Albero dei record. Un’ovazione saluta le luci sul Monte

Piazza 40 Martiri stracolma per un evento che rende Gubbio famosa nel mondo. "Messaggio di pace"

È Natale, acceso l’Albero dei record. Un’ovazione saluta le luci sul Monte

È Natale, acceso l’Albero dei record. Un’ovazione saluta le luci sul Monte

Un’ovazione partita da una Piazza 40 Martiri affollata e coinvolta da una cerimonia ricca di fascino, di insegnamenti ed auspici, ha salutato l’accensione dell’Albero di Natale più grande del mondo, tornato ieri sera ad irradiare un messaggio di luce e di pace, in linea con gli insegnamenti del Patrono Sant’Ubaldo. È stata l’associazione ’Rondine cittadella della pace’, con alcuni suoi giovani provenienti da Russia, Ucraina e Mali (commoventi le loro testimonianze e le prospettive favorite dalla reciproca conoscenza e dal dialogo), a premere il pulsante che ha disegnato la suggestiva sagoma disegnata sul versante del Monte Ingino con 950 sorgenti luminose ed otto chilometri di cavi elettrici grazie al lavoro generoso ed intelligente degli “alberaioli”.

Proprio la pace è stata il filo rosso sviluppato negli interventi delle autorità presenti, che si sono alternate ai microfoni di Silvia Procacci e Ubaldo Gini che hanno coordinato la cerimonia. Poi il saluto degli Sbandieratori, i brani musicali di Sara Jane e Paolo Ceccarelli, dei cantanti della Bernstein School of Musical Theater diretti da Maria Galantino, i disegni di sabbia dell’artista Andrea Arena che ha ricostruito il nostro Natale (con sottofondo le parole di Papa San Giovanni XXIII), ha introdotto gli interventi delle autorità. Il saluto di Giacomo Fumanti, presidente del Comitato Alberaioli che ha voluto ricordare come la stella cometa sia dedicata "a tutte le popolazioni del mondo coinvolte in conflitti di guerra". Da parte sua il sindaco Filippo Stirati ha voluto sottolineare come da "Gubbio parta ancora una volta un messaggio di grande forza ed intensità al mondo intero".

Il vescovo Luciano Paolucci Bedini ha richiamato il "grande messaggio di questa creatura, la pace che ha bisogno del concorso di tutti". Per la presidente della Regione Donatella Tesei "il Natale si vive con l’accensione dell’Albero più grande del mondo, un segno importantissimo, un messaggio di pace, in linea con la nascita di Gesù. Questa accensione è un segno che parte dalla nostra regione, che Gubbio rappresenta con i suoi Ceri, con la speranza che possa irradiarsi a tutta l’umanità". Significativo il messaggio di Franco Vaccari, presidente di Rondine (a Gubbio rappresentata, oltre che dai suoi giovani dal direttore generale Stefano Isacchi), impegnato in alcuni colloqui alle Nazioni Unite che ha individuato nelle luci dell’Albero "una speranza di Pace per un Natale più autentico e vero".