Digitale: servono giovani qualificati

Settanta imprese pronte ad assumere i corsisti. In Umbria si fatica a reperire professionisti in ambito Ict

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“L’Umbria può essere territorio di un’economia avanzata basata sull’innovazione che non inquina e ripopola i piccoli borghi, ed è questo che Assintel Umbria sta cercando di comunicare al territorio. La filiera ICT e digitale è una realtà importante per la nostra regione, che ha fame di talenti e di professionalità, ecco perché iniziative come Skills 2 vanno promosse e sostenute per colmare il gap tra la richiesta di professionisti fatta dalle aziende di questo settore e la difficoltà del reperirle: oggi su 10 posizioni aperte, si arriva a coprirne solo il 50% e l’arrivo delle progettualità del PNRR aumenterà questa forbice". Lo ha detto Roberto Palazzetti, presidente Assintel Umbria Confcommercio, durante la presentazione dei percorsi formativi per l’accesso immediato dei giovani al mondo del lavoro, in ambito altamente qualificato.

Le figure professionali ICT sono richieste non solo nell’ambito delle imprese del settore, ma in modo trasversale. Nella nostra regione (dato anno 2021) il

38,5% degli annunci viene da servizi amministrativi e di supporto, il 26,9% dall’industria, il 15,4% direttamente dal settore ICT, il 7,7% dai servizi professionali e consulenziali, con un ruolo residuo di altri comparti. In Umbria gli annunci nel 2021 sono stati oltre 420, ma scarseggiano i candidati. In questo contesto la provincia di Terni si segnala - primato negativo inItalia - come quella in cui ci sono le maggiori difficoltà a livello nazionale di reperimento di personale. Per le imprese del territorio ternano, le capacità più difficili da reperire tra i candidati sono quelle matematico-informatiche (59,3%). Ma anche la provincia di Perugia non è messa benissimo: si colloca in 30esima posizione (45%) su un totale di 105 province.

La domanda c’è, le imprese che assumono anche: il punto debole dunque è rappresentato dalla carenza di giovani con nuove hard e soft skills, dal forte deficit di figure professionali adeguate ai ruoli che le aziende richiedono. Una carenza a cui vuol rispondere il progetto “ICT skills: bridge to new jobs” proposto dalle agenzie formative Iter-Innovazione Terziario Confcommercio, Ecipa Cna e Zefiro, quale risposta alle istanze provenienti dalle principali aziende umbre del settore ICT per nuovi inserimenti occupazionali di tecnici informatici specializzati in applicazioni innovative. "I tre profili proposti - spiega Fabio Matera, direttore Ecipa, presenti Paola Nicastro, direttore Arpal Umbria e Marcello Simonelli (Zefiro) - sono scaturiti da un’accurata analisi dei fabbisogni condotta tra le imprese dell’ICT e il progetto ha visto la manifestazione di volontà all’assunzione di oltre 70 imprese".

Silvia Angelici