Sospesi sul tetto a trenta metri. Ragazzi a un soffio dalla morte

Città di Castello, terribile gara tra minorenni: ipotesi ‘Blue Whale’

Pedopornografia  e odio razziale: 8 minorenni indagati a Pisa

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Città di castello, 15 gennaio 2018 (Perugia) - A QUASI TRENTA metri da terra in un gioco pericolosissimo. Un piede a terra, l’altro sollevato, la testa nel vuoto. Basta un soffio per morire da lassù. Potrebbe essere stato uno stupido gioco di coraggio tra ragazzini oppure – è l’ipotesi più inquietante – una delle tappe della mortale Blue Whale, la balena blu, che si sta diffondendo ovunque, Umbria compresa se è vero che nei mesi scorsi uno studente ha confessato alle insegnanti di essersi tagliati per seguire le ‘50 regole’.

E’ CERTO però che sabato pomeriggio due pattuglie dei carabinieri sono intervenute agli ex Molini Brighigna di Città di Castello, ora abbandonati e luogo di ritrovo spesso per fatti illeciti, per fermare gli adolescenti. A notare prima un ragazzino penzoloni sul tetto dal quale si sporge, fino a sembrare di cadere, poi gli amici che si muovono nervosamente, sono stati alcuni passanti che, spaventati, hanno avvertito immediatamente il 112.

La scena – girata dai cittadini - dura alcuni interminabili secondi e un video analogo è ora in mano agli investigatori. I militari hanno raggiunto il gruppetto di ragazzi, tutti minorenni tra i 13 e i 17 anni, alcuni del posto, altri stranieri. Li hanno scortati in caserma e lì, nel riserbo più assoluto, hanno iniziato a chiedere loro cosa stessero facendo per ricostruire la dinamica degli eventi e chiarire il dubbio pià angosciante.

ERANO saliti lì per scherzo e giocavano pericolosamente sul limite del tetto? Oppure qualcuno tra loro aveva intrapreso il gioco dell’orrore che in Russia ha già fatto decine di vittime e sono molti i casi di morti o suicidi sospetti mai chiariti? La regola numero 50 del ‘Blue Whale’, l’ultima, recita: «Saltate da un tetto e prendetevi la vostra vita». Gli investigatori dell’Arma hanno subito avvertito le famiglie alle quali i minorenni sono stati riconsegnati. Non è la prima volta che alle forze dell’ordine arrivano segnalazioni su presenze anomale all’interno degli ex capannoni a due passi dal centro storico che una volta ospitavano farine di ogni tipo e adesso, da oltre 20 anni, sono un luogo dove generazioni di ragazzi sono entrati, spesso di notte anche per drogarsi.

MA CIÒ che è accaduto sabato ha fatto passare il segno, ripronendo il problema degli edifici abbandonati e senza controlli. Gli adolescenti infatti si sono introdotti all’interno dello stabile in pieno giorno, intorno alle 16.30 – stando alla prima ricostruzione dei carabinieri – correndo il rischio di essere visti, oltre a quello, ben più grave di rimetterci la vita. Per fortuna, stavolta, nessuno di loro si è fatto male, ma il fatto ha riacceso i riflettori. Ora i carabinieri dovranno capire se quello che è accaduto è una prova di coraggio folle o invece, è la tappa di altri giochi ben più complessi che intrappolano i ragazzi in meccanismi dal finale drammatico.

Erika Pontini

Cristina Crisci