Foligno, 31 gennaio 2015 - Luigi Chiatti dovrà essere ricoverato per almeno tre anni in una casa di cura e custodia, una volta finita la condanna a 30 anni di reclusione per gli omicidi di Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci, di 4 e 13 anni. La decisione è stata presa dal magistrato di sorveglianza di Firenze, in riferimento a quanto già previsto nella sentenza di condanna. La pena di 30 anni terminerà, per Chiatti, entro il 2015.
Secondo gli operatori del carcedre di Prato, dove è detenuto, in Luigi Chiatti è «assente qualsiasi revisione critica e consapevolezza» rispetto ai fatti commessi. Durante la detenzione Chiatti ha tenuto un atteggiamento «distaccato», parlando degli omicidi come potrebbe fare «un soggetto terzo» e «tendendo a inquadrarli in un più ampio e astratto discorso sul bene e il male»
Sulla vicenda interviene Luciano Paolucci, il padre di una delle vittime, il piccolo Lorenzo: «Ho già perdonato Luigi Chiatti ma non potrei fare altrettanto con chi dovesse decidere di farlo tornare libero se non assolutamente sicuro che è guarito». Paolucci non si mostra particolarmente sorpreso della decisione del magistrato di sorveglianza di Firenze. «Fu lui stesso durante il processo - ricorda - a chiedere di non essere lasciato libero. Vorrei comunque - conclude Luciano Paolucci - che mi venisse data l'opportunità di poter incontrare Chiatti".