Cassa Risparmio, la Regione segue la vicenda

La governatrice Tesei risponde in Consiglio: "Avviato un percorso, auspichiamo il mantenimento della banca del territorio".

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La Regione segue da vicino le vicende della Cassa di risparmio di Orvieto e le procedure per la sue vendita. Lo ha detto la presidente della Regione Donatella Tesei rispondendo in Consiglio regionale ad una interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza. A sottolineare la particolare situazione in cui s trova l’istituto di credito che ha chiuso il bilancio 2019 con una perdita di quasi otto milioni, è stato il consigliere Andrea Fora. "La Banca Popolare di Bari, che detiene il controllo della Cro, sta vivendo una situazione complessa e difficile ed è al centro di un’azione di ristrutturazione e rilancio all’attenzione del Parlamento e della Banca d’Italia-ha detto Fora- la Cro conta circa 300 dipendenti, quasi 50 filiali, oltre 2,5 miliardi di euro tra raccolta ed impieghi e con un sano bilancio.

Per lo sviluppo economico della regione e per le tante imprese e microimprese del territorio l’accesso al credito è fondamentale, perciò è importantissimo che la Regione e le istituzioni locali seguano con attenzione lo sviluppo del futuro della banca affinché possa continuare a rappresentare un riferimento verso la clientela privata di piccoli risparmiatori e piccole e medie imprese".

La presidente Tesei ha sottolineato l’importanza che la banca riveste per l’economa umbra, pure dicendo che "Si tratta di questioni di natura privatistica. La Cassa ha una forte importanza per la nostra regione. Dal 2013 ad oggi le banche si sono fortificate e riequilibrate dal punto di vista degli impieghi e della raccolta e al tempo stesso è stato tolto ossigeno alle imprese perché sono sparite dall’orizzonte regionale le banche territoriali; quelle esistenti sono controllate da grandi gruppi. Abbiamo seguito le vie istituzionali nel prestare attenzione alla vicenda, con riservatezza e nei modi che il momento richiedeva. Prima del Covid mi sono incontrata con Cro e Banca d’Italia. Abbiamo richiesto di essere informati e consultati.

Il rapporto con Bankitalia è stato molto proficuo. Guardiamo con interesse allo scorporo di Cro da Popolare Bari. Ma ciò richiede mezzi finanziari e un piano industriale e un partner forte.

L’auspicio è che venga individuato un progetto che restituisca autonomie solidità alla banca, salvaguardando i livelli occupazionali".

Cla.Lat.