"Basta farsi male: mi accetto per quello che sono"

Nel romanzo "La rete" di Sara Allegrini, la protagonista Maddalena lotta con la bulimia nervosa a causa di un trauma legato a una relazione abusiva. Attraverso la scrittura, trova la via per accettarsi e perdonarsi.

Anche i romanzi si occupano di DCA: ne “La rete” di Sara Allegrini, Maddalena, una ragazza di 16 anni, è affetta da bulimia nervosa. E’ stata la prima della classe e poi si è persa, trasformandosi in una cattiva ragazza. Non mangia quasi niente, quando lo fa, vomita, perché si sente in colpa con sé stessa, dato che si crede grassa, pesante e brutta. Dietro questi suoi comportamenti fuori controllo, come raccontare bugie alla madre per rimanere fuori casa tutta la notte, si nasconde un trauma legato a una relazione con un uomo più grande di lei che ha avuto quando era troppo piccola. In particolare le rimbomba nella testa la frase ”Pensi davvero che potrebbe piacermi una grassona come te?” detta dal ragazzo di cui era innamorata. Da quel momento ha iniziato a non stare bene con sé stessa, con il suo corpo, è diventata una ragazza chiusa e triste che chiede di essere vista proprio attraverso il suo disturbo: “era come gridare “aiuto!” ma senza farsi notare troppo”. Un giorno, completamente spaesata, apre gli occhi e si ritrova in una capanna in mezzo al bosco. Maddalena scopre in un luogo lontano da tutto e da tutti, che la scrittura la rende libera dai pensieri che la attanagliano e ritrova l’amore verso i suoi genitori che, nonostante tutte le bugie che ha raccontato loro, le vogliono bene. Scopre anche che, come “Pinocchio”, è stata manovrata dagli altri come un burattino. Così decide di perdonarsi e si accetta per quello che è.