"Volevo insegnare all'università, papà mi fece capire che il mio destino era l'azienda"

Antonio Campanile, nuovo cavaliere: "Ringrazio chi mi ha preceduto, i miei figli, i dipendenti". Durante il lockdown il gruppo ha lavorato a pieno, premio di 500 euro per tutti

Antonio Campanile nel suo ufficio assieme ai figli

Antonio Campanile nel suo ufficio assieme ai figli

Perugia, 30 maggio 2020 - «Un riconoscimento che mi inorgoglisce e che condivido con chi mi ha precedeuto alla guida delle aziende Saci; con i miei figli Filippo, Alessandro e Lorenzo che rappresentanto la quarta generazione e con i dipendentii. Se oggi le nostre imprese hanno raggiunto queste dimensioni è grazie al lavoro di tutti». È il primo commento di Antonio Campanile, presidente di Saci Industri,e attiva nella produzione di detergenti, alla notizia della nomina a Cavaliere del lavoro. Settantacinque anni di Perugia, Campanile è entrato nell’azienda di famiglia (fondata dal nonno nel 1925 come saponificio artigianale) subito dopo la laurea in chimica. «Pensavo di darmi all’insegnamento e rimanere in ambito universitario – rivela –, poi mio padre mi fece capire, senza forzature, quale doveva essere il mio posto. Oggi dico che l’Umbria ha avuto un ricercatore in meno ma un imprenditore in più».

Sotto la sua guida (che dura da quarant’anni) l’azienda di famiglia è cresciuta, diversificando e innovando. Si è sviluppata così l’attività di commercio di prodotti chimici industriali che hanno portato Saci Industrie a diventare una delle imprese leader del settore. Detersivi e liquidi da bucato ma anche realizzazione di flaconi e imballaggi per detergenti. Negli anni ‘90 Antonio Campanile ha guidato la crescita della Saci con investimenti in innovazione di processo e la produzione di detergenza private label per i principali marchi della grande distribuzione in Italia e all’estero.

Oggi l’azienda, con un export del 40% e una produzione di 150mila tonnellate l’anno, opera attraverso lo stabilimento di Ponte San Giovanni (Pg) e occupa oltre 120 dipendenti. Nel periodo più nero dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e in pieno lockdown, le sue aziende hanno continuato a produrre detergenti e disinfettanti indispensabili in tutta Italia e all’estero. Per premiare i dipendenti per il’impegno, la dedizione e il coraggio mostrati la famiglia Campanile ha dato a ognuno di loro un bonus di 500 euro.

Presidente, la cerimonia del Cavalierato si svolgerà in ottobre.

«Speriamo di dover indossare la cravatta e non più la mascherina...». Come vede il futuro dell’industria umbra post-Covid? «Impegnativo e difficile specie nell’immediato, ma sicuramente il futuro anteriore – conclude –, sarà di grande ripresa. Questa emergenza ci ha insegnato tante cose compreso fare sacrifici cui non eravamo abituati».