Albero-record, luci di speranza per gli alluvionati

Gubbio, accesa dal vicepresidente della Regione l’opera di Natale più grande del mondo. Droni in cielo, 750 sorgenti luminose e messaggi di pace

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Un lungo applauso accompagnato da un prolungato "oh" di meraviglia e di gratitudine ha salutato ieri l’apparire della 42^ edizione dell’Albero di Natale più grande del mondo, al termine della cerimonia di accensione, ritornata, un segno di una ritrovata normalità, in Piazza 40 Martiri, affollata di cittadini, turisti e camperisti arrivati per la circostanza. Per una improvvisa indisponibilità non è potuta intervenire la presidente della giunta regionale Donatella Tesei, e al suo posto a premere il pulsante che ha liberato l’energia necessaria per disegnare il maestoso abete con 750 sorgenti luminose (a led quelle della sagoma esterna), oltre ai 250 della stella cometa, tenuti insieme da km 7,5 di cavi elettrici, è intervenuto il vicepresidente della giunta regionale Roberto Morroni.

E’ stata una scelta precisa del Comitato degli Alberaioli, gli splendidi volontari che regalano al mondo da più di quattro decenni un’opera assurta a simbolo del Natale, di affidare, in un periodo particolare, alla massima istituzione regionale il compito di "irradiare" al mondo ed a nome dell’Umbria il messaggio di pace, solidarietà, riconciliazione, valori attinti all’insegnamento del Patrono S. Ubaldo cui è l’Albero è dedicato. Questa 42^ edizione è destinata inoltre ad essere ricordata per una scelta particolare: la dedica della Stella alle popolazioni alluvionate dell’Umbria e delle Marche rappresentate sul palco dai sindaci di Cantiano, Scheggia, Pietralunga, Costacciaro, Gualdo Tadino insieme al sindaco di Gubbio Stirati, che ha fatto gli onori di casa, con il vescovo Paolucci Bedni, il Presidente degli Alberaioli Fumanti ed i rappresentanti del comitato Danilo Sannipoli e Giorgio Regni, un fondatore ed un giovane, nel solco della continuità. Sul palco c’erano anche il Prefetto, la vice Questore, le forze dell’ordine rappresentate ai massimi livelli, il sacerdote ortodosso Nicola Dragutin, una presenza significativa. Durante la cerimonia, condotta da Silvia Procacci ed Ubaldo Gini, con intrattenimento musicale, esibizione sbandieratori e presenza cortei storici dei quartieri, il presidente degli Alberaioli Fumanti ha richiamato la vicinanza alle popolazioni alluvionate.

Da parte il sindaco Stirati ha individuato nella "accensione un messaggio di pace, fraternità, riconciliazione inviato al mondo nel nome di S.Ubaldo, in un momento davvero delicato". Il vescovo Paolucci Bedini ha individuato nelle luci che si accendono "un annuncio di pace e di speranza, un augurio di cose belle che insieme si possono fare". Prima di premere il pulsante, oltre 100 droni hanno disegnato nel cielo una "favola" sintesi di una straordinaria abilità, il vice Presidente Morroni, grato ed emozionato, ha portato i saluti della Presidente Tesei ed ha esaltato nell’Albero "un’opera che esprime l’attaccamento degli eugubini e degli umbri alle proprie origini ed alla proprie tradizioni, il senso di comunità che coinvolge la città eugubina e la Regione". Anche le condizioni meteorologiche sono state clementi ed hanno consentito di gustare la maestosità dello spettacolo.

g.b.