"Mi auguro davvero che lo statuto Sase non venga modificato e che le quote rosa non vengano ridotte. Così come mi auguro che dalla Conferenza dei servizi sul progetto Accademia di Volo in programma domattina – oggi per chi legge ndr –, escano azioni concrete di rispetto per una delle zone paesaggistiche più suggestive e più importanti per l’umanità".
Così Adriana Galgano, presidente di Blu, paladina della lunga battaglia politica per la valorizzazione dell’Aeroporto dell’Umbria, struttura che definisce "strategica per il territorio, di cui può diventare volano di sviluppo come dimostrano ad esempio lo scalo di Catania in Sicilia o quello di Brindisi in Puglia". Per questo, spiega, la formazione politica di cui è presidente ha deciso di appoggiare Donatella Tesei e la sua determinazione a promuoverne il potenziamento. "Ho molto apprezzato il discorso fatto dalla governatrice all’Assemblea Sase, non solo sul rilancio dello scalo ma anche sulla necessità di approfondimento del progetto Accademia di Volo. Perchè la Scuola è una cosa e le strutture per l’ospitalità di chi ne fruirà sono un’altra. Non si capisce – sottolinea Galgano – perchè dormitori per gli allievi, centri sportivi e quant’altro debbano essere realizzati all’interno dell’Aeroporto con una cementificazione che mortificherebbe una delle più belle vedute del territorio, quella di Assisi. Quando a pochi chilometri c’è ad esempio Ponte San Giovanni dove si potrebbero recuperare, riqualificandole, strutture rimaste incompiute".
Sulla necessità di approfondire peraltro la compatibilità del progetto Accademia di Volo con l’obiettivo rilancio dello scalo la presidente Tesei all’Assemblea di ieri è stata molto chiara. A lei Galgano era stato chiesto dal sindaco Romizi di entrare in rappresentanza del Comune di Perugia per occuparsi direttamente del rilancio dell’aeroporto, tema per il quale si è molto battuta. Ha rifiutato, perchè? "Mi sono assunta un impegno politico con Blu che intendo rispettare. Per svolgere bene quel ruolo non si possono accettare incarichi gestionali. Ma sulla rappresentanza femminile non ho dubbi, non spetta a un cda in deroga modificare lo statuto Sase. Mi aspetto un po’ di eleganza e un corso con tutti volti nuovi. Quindi me lo lasci dire: benedette quote rosa!".
D. Miliani