Omicidio nel parcheggio: muore un uomo. Indagini negli ambienti dello spaccio

L'omicidio di Perugia: la vittima trovata da un passante. E scoppia la polemica politica

La polizia sul luogo dell'omicidio (Foto Crocchioni)

La polizia sul luogo dell'omicidio (Foto Crocchioni)

Perugia, 23 settembre 2018 - Potrebbe essere la droga una delle piste per capire chi ha ucciso un uomo originario della Tunisia a Perugia nella notte tra sabato e domenica. Le indagini della polizia sono coperte da riserbo, ma vanno avanti senza sosta. L'omicidio è avvenuto tra via Mario Angeloni e Case Bruciate, non distante dal centro di Perugia.

La vittima, un trentottenne, era già stato arrestato per motivi legati alla droga. Si indaga anche sull'aggressione avvenuta ai danni di un Metronotte nelle stesse ore per omicidio. Viene valutata l'ipotesi che tra gli aggressori ci fosse la vittima. Che è stata uccisa con un fendente al costato. Chi ha chiamato i soccorsi ha parlato confusamente di una lite. Per il tunisino il 118 non ha potuto far altro che constatare la morte. La squadra mobile della questura sta cercando di ricostruire le ultime ore dell'uomo che viveva regolarmente nel capoluogo umbro con un permesso di soggiorno per motivi familiari essendo sposato con un'italiana.

L'area dove è stato ucciso è a ridosso di un deposito delle Poste ma lì si trova anche un'attività commerciale e un condominio. Possibile quindi la presenza di telecamere di sorveglianza che potrebbero fornire elementi utili per le indagini. Soccorritori e medico-legale, giunti sul posto insieme a squadra mobile, scientifica e al magistrato di turno, hanno trovato sul corpo della vittima anche una ferita alla testa. Legata però probabilmente alla caduta dopo essere stato colpito dalla coltellata (l'arma non è stata comunque ancora trovata).

Un omicidio sul quale si sono accesi anche i fari della politica. «Il Comune di Perugia non intende arretrare sulla riqualificazione urbana di Fontivegge e per questo chiediamo che vengano sbloccati nel minor tempo possibile i fondi per il Bando periferie in maniera tale da proseguire l'opera già iniziata e poter finalmente restituire il quartiere alla gente perbene e alle attività commerciali» ha detto l'assessore comunale Emanuele Prisco, deputato di Fratelli d'Italia.

«Basta con le facili promesse, basta con le proposte ad effetto, basta con le sterili polemiche politiche cui ci hanno abituato quelli che adesso non riescono neppure a sbloccare le risorse per i progetti di riqualificazione» le parole del consigliere regionale del Partito democratico Giacomo Leonelli.