Lucrezia Lante della Rovere: "Il mio amore per l'Umbria"

L'attrice in teatro a Solomeo con Alessandro Haber in "Il padre"

Lucrezia Lante della Rovere

Lucrezia Lante della Rovere

Perugia, 31 gennaio 2017 - "Sono legatissima a questa terra, per ragioni personali e professionali. Ci ho passato lunghi periodi con mia madre e ho recitato tante volte, nei festival e nei teatri. Spesso penso che sarebbe il posto ideale dove vivere». E così Lucrezia Lante della Rovere torna nella ‘sua’ Umbria. E lo fa con un’occasione speciale, lo spettacolo «Il padre», un testo pluripremiato di Florian Zeller che l’attrice porta in scena insieme ad Alessandro Haber, mercoledì primo febbraio al teatro Cucinelli di Solomeo. E’ un’esclusiva regionale e accanto ai due protagonisti ci sono David Sebasti, Daniela Scarlatti, Ilaria Genatiempo e Alessandro Parise, per la regia di Pietro Maccarinelli. Quale è la storia? «E’ il rapporto tra un padre e sua figlia. Lui mostra i primi segni di una malattia che potrebbe far pensare al morbo di Alzheimer e viene accolto a casa della donna. E si racconta la sua progressiva degenerazione, con una scrittura straziante, commovente e tragicomica». Come si rende in scena un tema così delicato? «Con 13 quadri, ogni scena è un’immagine dove la realtà è deformata dalla malattia, i personaggi si confondono, è come se il pubblico fosse dentro la testa e la psiche del malato».  Quale è la forza del testo? «E’ che parla soprattutto d’amore. Il mio personaggio è dilaniato tra il marito e il padre mentre l’andamento della storia ricorda un thriller, quasi senza confini tra realtà e fantasia». Come è andata con Haber? «Ci siamo divertiti, ha una poesia e una verve ironica e malinconica che lo rendono perfetto per il ruolo. Tra l’altro avevo già interpretato sua figlia in un film di Pupi Avati, ‘Storia di ragazze e ragazzi’. Una bella coincidenza...». Quali sono i suoi ricordi più belli legati all’Umbria? «I tanti periodi di vacanza che ho trascorso a Todi, mia madre aveva una casa, ci abbiamo abitato a lungo. E poi mi piace la natura forte, primordiale, selvatica, mi riporta a qualcosa di antico che mi appartiene». Quanto agli spettacoli? «Ne ho presentati tanti al Festival di Todi e non posso certo dimenticare il Festival dei Due Mondi a Spoleto: ho recitato in ‘Oleanna’ di Luca Barbareschi, era il mio primo spettacolo e nel 2015 ho debuttato con un testo bellissimo, ‘Io sono Misia’. E poi c’è Perugia con il suo magnifico teatro».